Il Distretto Biologico Marche, apripista in Italia e punto di riferimento europeo per l’agricoltura sostenibile, inaugura una nuova fase amministrativa. Andrea Passacantando assume la presidenza, ereditando un’eredità solida e un’esperienza di crescita profonda, lasciata da Giovanni Battista Girolomoni. Quest’ultimo, a partire dal 2021, ha sapientemente guidato la prima fase di sviluppo del Distretto, un periodo cruciale che ha consolidato la sua identità e il suo ruolo strategico all’interno del panorama agroalimentare nazionale.La transizione di leadership segna non una rottura, ma un’evoluzione volta a cogliere le nuove sfide e opportunità che si profilano all’orizzonte. Sotto la guida di Girolomoni, il Distretto ha raggiunto traguardi significativi, testimoniati dalla crescita esponenziale della superficie agricola biologica, che oggi incide per oltre un quarto della totalità del territorio regionale. Questo risultato tangibile non è solo un dato numerico, ma il frutto di un impegno collettivo che coinvolge più di duemila operatori, agricoltori, trasformatori, commercianti e associazioni, tutti animati dalla volontà di promuovere un modello agricolo rispettoso dell’ambiente, della biodiversità e della salute umana.Il Distretto Biologico Marche non è semplicemente un’aggregazione di aziende agricole biologiche; è un ecosistema complesso che promuove la ricerca e l’innovazione, l’educazione e la formazione, la promozione e la commercializzazione dei prodotti biologici marchigiani. Si tratta di un laboratorio di idee e di buone pratiche che mira a diffondere la cultura del biologico e a stimolare la transizione verso sistemi agricoli più resilienti e sostenibili.Andrea Passacantando, con la sua esperienza e la sua visione, è chiamato a proseguire questo percorso di crescita, focalizzandosi su nuove priorità come il rafforzamento della filiera corta, la valorizzazione delle varietà autoctone, l’adozione di tecniche di agricoltura rigenerativa e l’incremento della comunicazione e della sensibilizzazione sui benefici del biologico per l’ambiente e la comunità. La sua leadership si preannuncia orientata a consolidare la posizione del Distretto come motore di sviluppo economico e sociale, contribuendo alla creazione di un futuro più sostenibile per le Marche e per l’intera Europa. La sfida è quella di tradurre la crescita quantitativa in una profonda trasformazione qualitativa, promuovendo un modello agricolo che sia non solo biologico, ma anche socialmente equo, economicamente redditizio e ambientalmente responsabile.