Dal 29 maggio al 1° giugno, Vieste si tinge di rosa, non solo nel colore ma anche nel profumo e nel gusto. La sesta edizione di “La Vieste en Rose” si prefigge di elevare il concetto di vino rosato, trasformando il cuore storico del borgo garganico in un palcoscenico vibrante, un crocevia di culture e un omaggio alla viticoltura rosa. Oltre duecento cantine, un vero e proprio campionario globale, offriranno un viaggio sensoriale che spazia dalle eccellenze pugliesi alle denominazioni più prestigiose d’Italia, per giungere fino ai vigneti più suggestivi del mondo.L’evento non è semplicemente una fiera del vino; è un’immersione nell’arte di coltivare il rosato, un’occasione per conoscere i produttori, ascoltare le loro storie e apprezzare la passione che anima il processo dalla vigna alla bottiglia. I banchi di degustazione accoglieranno un caleidoscopio di espressioni rosa, provenienti da Francia, Germania, Austria, Bulgaria, Cile, Colombia, Spagna, Grecia, Portogallo, Moldavia, Romania, Turchia e Slovacchia, un vero e proprio mosaico enologico che testimonia la versatilità di questo vino, capace di adattarsi a differenti terroir e tecniche di vinificazione.“La Vieste en Rose” nasce dalla volontà di restituire dignità al rosato, spesso relegato a ruolo di vino “per aperitivo” o “per l’estate”. Oggi, il rosato si rivela un vino complesso, capace di esprimere aromi e sapori sorprendenti, un vino che merita di essere degustato e apprezzato per le sue qualità intrinseche. L’evento, in continua evoluzione, ha saputo creare una solida identità, attirando un pubblico sempre più vasto e interessato, e mirando a diventare il punto di riferimento nazionale per gli appassionati di vini rosa.Graziamaria Starace, assessore al turismo, sottolinea come Vieste si confermi capitale del turismo enogastronomico, offrendo un’esperienza autentica e coinvolgente, un’occasione unica per vivere il territorio in tutte le sue sfaccettature. La manifestazione non si limita alla degustazione, ma propone un programma ricco di eventi collaterali, tra artisti di strada, concerti dal vivo e performance itineranti, trasformando ogni serata in una festa diffusa, un’esplosione di musica, sapori e tradizioni che culmina in una celebrazione finale sotto un cielo stellato. Tano Paglialonga, assessore agli eventi, enfatizza il ruolo di Vieste come fulcro di aggregazione e festività, un luogo dove l’ospitalità e la convivialità si fondono in un’atmosfera indimenticabile. L’evento, quindi, non è solo un trionfo del vino rosato, ma una celebrazione della cultura, dell’arte e del territorio pugliese.