Birra Peroni promuove un ecosistema di soluzioni per la resilienza idrica: un approccio integrato tra impresa, istituzioni e territorio.
Di fronte alla crescente pressione sulle risorse idriche, Birra Peroni ha recentemente convocato a Roma un tavolo di confronto strategico, “Gestire il presente, progettare il futuro: la sfida della scarsità idrica”.
L’iniziativa non si configura come una mera dichiarazione d’intenti, ma come un impegno concreto a costruire un futuro più sostenibile, attraverso un dialogo aperto e costruttivo tra il mondo dell’impresa, le istituzioni, la comunità scientifica e la società civile.
Massimo Fortunato, Sustainable Development Manager di Birra Peroni, ha sottolineato i progressi già raggiunti grazie a un approccio interno orientato all’efficienza idrica nei birrifici e nelle malterie, parallelamente al supporto offerto a oltre 2.000 agricoltori attraverso il Campus Peroni.
Tuttavia, ha anche evidenziato la complessità e l’urgenza del problema, riconoscendo che un cambiamento radicale richiede una collaborazione sinergica e multidisciplinare.
Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha confermato l’impegno governativo in questa direzione, illustrando una serie di interventi normativi e infrastrutturali volti a tutelare e ottimizzare l’uso della risorsa idrica.
Dall’implementazione del decreto Siccità, alla regolamentazione delle tecnologie di desalinizzazione, fino al Piano Nazionale di Investimenti per la Sicurezza Idrica (PNISSI), con un finanziamento superiore a un miliardo di euro destinato alla riduzione delle perdite e alla protezione del territorio, il governo si dimostra proiettato verso un futuro idrico più sicuro.
L’imminente approvazione del DPR sul riuso delle acque reflue affinate, corredato da un fondo ministeriale di 60 milioni di euro, rappresenta un ulteriore tassello di questa strategia.
L’azienda ha presentato il “Rapporto Insieme facciamo la differenza”, un documento che quantifica l’impegno di Birra Peroni attraverso quattro pilastri fondamentali: Persone, Pianeta, Portfolio e Profit.
I risultati ottenuti testimoniano un percorso di miglioramento continuo: riduzione del 7% delle emissioni di CO₂ per ettolitro di birra prodotta, un’efficienza idrica ottimizzata a 2,87 hl/hl² (con un ulteriore miglioramento grazie all’innovazione), un tasso di riciclo dei rifiuti pari al 99% e il coinvolgimento di oltre 750 agricoltori italiani nella filiera.
Silvia Chioggia, Sustainable Development e CA Expert, ha descritto alcuni progetti chiave come “BeHer”, dedicato alla promozione della parità di genere, il Campus Peroni, che offre percorsi di digitalizzazione per i coltivatori, e la partnership con Scuderia Ferrari HP, volta a incentivare un consumo responsabile.
L’azienda ha inoltre investito 560 milioni di euro a beneficio di dipendenti, fornitori e comunità locali, sottolineando l’impegno verso la creazione di valore condiviso.
L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali ed economiche, tra cui Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, Massimiliano Ricci, Direttore Generale di Unindustria, Annamaria Barrile, Direttore Generale di Utilitalia e Federico Sannella, Direttore Corporate Affairs di Birra Peroni, evidenziando la natura plurale e strategica dell’iniziativa.
In sintesi, l’azione di Birra Peroni non si limita ad affrontare la scarsità idrica come una sfida operativa, ma la interpreta come un’opportunità per catalizzare un cambiamento sistemico, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile basato sulla collaborazione, l’innovazione e la responsabilità condivisa.
L’obiettivo è costruire un futuro in cui la risorsa acqua sia gestita in modo efficiente, equo e resiliente, garantendo la prosperità delle comunità e la tutela del pianeta.



