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venerdì 5 Dicembre 2025

Viticoltura italiana: ripresa moderata e sfide per il 2024

Il 2024 si prospetta come un anno di ripresa moderata per il settore vitivinicolo italiano, un segnale incoraggiante sebbene non omogeneo, come emerge dall’analisi annuale di Studio Impresa – Management DiVino, elaborata in collaborazione con il Corriere Vinicolo.
Il report, che ha scandagliato a fondo la performance economica delle aziende vitivinicole, dipinge un quadro complesso, caratterizzato da resilienza e capacità di adattamento, ma anche da una marcata eterogeneità nei risultati.
L’anno appena concluso ha messo a dura prova il comparto, esposto a venti contrari quali l’inflazione persistente, l’incremento dei costi energetici e delle materie prime, le tensioni geopolitiche che hanno impattato i mercati internazionali e le mutevoli preferenze dei consumatori.
Nonostante queste sfide, l’industria del vino ha dimostrato una notevole abilità nel rispondere con strategie mirate, diversificando i canali distributivi, puntando su prodotti di nicchia e valorizzando l’eccellenza territoriale.
Il report evidenzia come le aziende più virtuose abbiano saputo capitalizzare le opportunità offerte dalla digitalizzazione, investendo in piattaforme di e-commerce, rafforzando la presenza online e sviluppando nuovi modelli di business.

L’agricoltura di precisione, con l’utilizzo di tecnologie avanzate per la gestione delle vigne, si è rivelata un fattore chiave per l’ottimizzazione dei costi e la riduzione dell’impatto ambientale, rispondendo alle crescenti richieste di sostenibilità.

Tuttavia, l’analisi mette in luce una spaccatura profonda all’interno del settore.
Le aziende più piccole, spesso a conduzione familiare e con minori risorse finanziarie, hanno faticato maggiormente a superare le difficoltà, risentendo in particolare dell’aumento dei costi di produzione e della difficoltà di accesso a finanziamenti agevolati.
Inoltre, la dipendenza da mercati esteri specifici, come quello russo precedentemente, ha lasciato alcune realtà particolarmente vulnerabili.
Contrariamente, le grandi aziende, con una maggiore capacità di investimento e una più ampia diversificazione geografica, hanno potuto attutire l’impatto negativo del contesto economico, consolidando la loro posizione di mercato e persino ampliando la loro offerta di prodotti e servizi.

La spinta verso il turismo enogastronomico, con l’offerta di esperienze immersive e degustazioni personalizzate, ha rappresentato un’ulteriore fonte di reddito per molte aziende, rafforzando il legame con il territorio e valorizzando il patrimonio culturale.
Il report sottolinea la necessità di un’azione concertata a livello nazionale per sostenere l’intero settore, promuovendo l’innovazione, facilitando l’accesso al credito e rafforzando la presenza dell’Italia sui mercati internazionali.

La valorizzazione delle denominazioni di origine, la tutela della biodiversità e la promozione di una cultura del vino responsabile rappresentano elementi cruciali per garantire la sostenibilità e la competitività del settore vitivinicolo italiano nel lungo periodo.
La sfida per il futuro è quella di unire le forze, condividendo esperienze e competenze, per affrontare le incertezze del mercato e costruire un futuro prospero per il vino italiano, simbolo di eccellenza e passione nel mondo.

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