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venerdì 5 Dicembre 2025

Carni bianche e uova: boom di consumo in Italia, +3,7%

Il consumo di carni bianche in Italia continua a segnare un andamento positivo, confermando il suo ruolo centrale nell’alimentazione nazionale.

I dati del 2024 evidenziano un incremento del 3,7% nel consumo pro capite, superando i 22 kg all’anno e raggiungendo il picco più elevato degli ultimi dieci anni.
Questo aumento significativo si riflette direttamente sulla filiera avicola, con una crescita della produzione in volume del +3,6%, a testimonianza di un comparto in piena vitalità.
L’associazione nazionale del settore avicolo italiano, Unaitalia, nel suo recente assemblea nazionale, ha tracciato un quadro dettagliato di un settore che impiega 64.000 addetti lungo l’intera filiera – un indicatore cruciale per l’economia nazionale – e che genera un fatturato complessivo di 7,75 miliardi di euro, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente.

Questo successo economico non è frutto del caso, ma il risultato di un modello avicolo italiano caratterizzato da efficienza, capacità di innovazione e una profonda attenzione alle mutevoli esigenze del mercato.
Le carni bianche, con una quota di mercato del 44% delle carni acquistate dagli italiani e del 34% della spesa totale per la carne, si posizionano come una fonte proteica accessibile, versatile e, sempre più, percepita come sostenibile.
Questa percezione positiva è fondamentale, soprattutto in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale e alla salute.
Il comparto delle uova, strettamente collegato a quello avicolo, contribuisce in modo significativo a questo quadro positivo, con una crescita del 3% nella produzione e del 3,8% nei consumi nel 2024.
Il consumo pro capite si attesta a 218 uova, mentre la penetrazione domestica raggiunge un impressionante 94%, il dato più alto tra tutte le fonti proteiche di origine animale.

La forte affezione dei consumatori si traduce in un aumento del 10% a volume nelle vendite attraverso la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e il dettaglio, a dimostrazione di una domanda solida e costante.

I dati Ismea 2025 confermano ulteriormente questa tendenza, evidenziando che, nel periodo 2021-2024, carni bianche e uova hanno registrato la crescita più significativa in termini di volumi acquistati dalle famiglie (+11,8% e +9,7% rispettivamente).
Questo successo si spiega anche con la capacità del settore avicolo di rispondere a nuove tendenze di consumo, offrendo prodotti innovativi e diversificati, che spaziano dalle carni a basso contenuto di grassi a uova arricchite con nutrienti specifici.
“Nonostante le incertezze derivanti dal contesto geopolitico internazionale e le preoccupazioni legate alla diffusione dell’influenza aviaria in Europa, il settore avicolo italiano dimostra una notevole resilienza,” afferma Antonio Forlini, presidente di Unaitalia.

“Il nostro modello di filiera integrata, che coniuga efficienza e dinamicità, ci permette di evolvere costantemente, anticipando le esigenze di un mercato sempre più esigente.

” La capacità di adattamento, l’innovazione continua e l’impegno per la qualità si confermano quindi i pilastri del successo del settore avicolo italiano, consolidando il suo ruolo di protagonista nell’alimentazione del nostro Paese.

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