Il 2024 si configura come un anno di resilienza e crescita per il settore agroalimentare italiano, testimoniato da un incremento delle esportazioni che, superando i 70 miliardi di euro, si avvicina a livelli record e traina un miglioramento significativo della bilancia commerciale. Il dato, ripreso dal Report AgriMercati di Ismea, evidenzia una performance nettamente superiore rispetto alla stagnazione delle vendite complessive a livello nazionale, unita ad un aumento delle importazioni agroalimentari meno marcato rispetto al calo delle importazioni totali. Questa dinamica composita rafforza il surplus commerciale del settore, attestandosi intorno al miliardo di euro, segno tangibile della competitività del Made in Italy sui mercati internazionali.Le prime proiezioni Istat confermano un andamento positivo per l’agricoltura, con una crescita sia in termini di volume prodotto che di valore aggiunto. Sebbene l’annata si riveli particolarmente favorevole per la produzione di frutta fresca, ortaggi e vino, si riscontrano flessioni in comparti strategici come i cereali, l’olio d’oliva e i foraggi, probabilmente influenzati da fattori climatici variabili e da dinamiche di mercato globali.Sul fronte economico, la moderazione dei costi dei mezzi di produzione, con una diminuzione del 3,7% dell’indice Ismea, offre un segnale di alleggerimento per le aziende agricole, sebbene i prezzi dei prodotti agricoli abbiano registrato un modesto incremento dello 0,9%, riflettendo le persistenti tensioni sulla filiera. La produzione industriale alimentare ha mostrato una crescita più robusta (+1,8%) rispetto al manifatturiero nazionale, indicando una maggiore vitalità e adattabilità del settore agroalimentare.L’analisi dei consumi alimentari domestici, elaborata dall’Osservatorio Ismea-NielsenIQ, rivela un aumento dello 0,9% nel costo medio del carrello della spesa rispetto al 2023, un dato che, sebbene contenuto, segnala la persistenza di una certa pressione inflazionistica. Tuttavia, l’andamento del quarto trimestre delude questa tendenza, con un significativo incremento dei fatturati nei canali retail (+3%) trainato dalla ripresa dei volumi e da un graduale raffreddamento dell’inflazione.In particolare, l’ortofrutta e le bevande registrano una notevole ripresa, mentre i prodotti proteici animali, ad eccezione delle uova, mostrano segni di rallentamento. Si osserva un trend in crescita negli acquisti di prodotti legati alla salute e al benessere, unitamente a quelli che offrono tempi di preparazione ridotti, come zuppe e piatti pronti, indicando una crescente attenzione da parte dei consumatori verso praticità, qualità nutrizionale e nuove modalità di fruizione dei prodotti alimentari. Questa evoluzione suggerisce una trasformazione nei modelli di consumo, che pone l’accento sulla ricerca di soluzioni rapide, salutari e innovative, capaci di rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato e attento alle proprie scelte alimentari.