Il settore della carne in Italia rappresenta un pilastro fondamentale dell’agroalimentare nazionale, un ecosistema complesso e dinamico che intreccia agricoltura, industria e distribuzione, con un impatto socio-economico significativo.
La filiera, analizzata nel suo complesso, rivela un valore di produzione agricola primario stimato in 12,8 miliardi di euro, una cifra che incide per quasi un quinto del totale agroalimentare italiano, evidenziando la centralità del bestiame e delle materie prime correlate.
A valle, la trasformazione industriale genera un fatturato complessivo di 28,5 miliardi di euro, testimoniando la capacità di innovazione e l’importanza del “Made in Italy” nel mercato globale.
Questo impatto economico si traduce in un’occupazione diretta e indiretta di oltre 63.000 persone, una forza lavoro diversificata che spazia dai produttori agricoli ai macellai, dai commercianti ai professionisti della ristorazione.
Nonostante la robustezza strutturale, il mercato della carne italiano sta attraversando una fase di evoluzione, caratterizzata da segnali contrastanti.
Si registra una diminuzione dei consumi totali, pari a una riduzione del 2% a livello pro capite, un dato che induce a riflettere sulle mutate abitudini alimentari, sulla crescente attenzione alla salute e alla sostenibilità, e sulla concorrenza di alternative proteiche vegetali.
Questo trend, apparentemente negativo, coesiste con una tendenza incoraggiante: la crescita dei prodotti certificati DOP e IGP, che segna un incremento del 5,3%.
Questo dato, apparentemente marginale, nasconde una dinamica cruciale.
Indica una crescente domanda da parte dei consumatori per carni di qualità superiore, tracciabili, provenienti da allevamenti che rispettano standard rigorosi in termini di benessere animale, sicurezza alimentare e impatto ambientale.
La crescente consapevolezza dei consumatori, incentivata da campagne di informazione, etichette chiare e una maggiore trasparenza lungo la filiera, spinge verso scelte più consapevoli.
La crescita dei prodotti DOP e IGP rappresenta quindi un’opportunità per il settore, un’occasione per valorizzare la biodiversità locale, per promuovere le tradizioni artigianali e per differenziarsi in un mercato sempre più competitivo.
L’attenzione alla sostenibilità, all’impatto ambientale dell’allevamento e al benessere animale non sono più considerati elementi marginali, ma diventano fattori chiave nella scelta del consumatore.
Il Meat Advisor Convention, con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Federcarni Catania, si propone come piattaforma di confronto e di aggiornamento per gli operatori del settore, un luogo dove discutere le sfide del presente e individuare le strategie per il futuro, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del “sistema carne” italiano, preservandone l’identità e valorizzando il suo patrimonio culturale ed economico.
La transizione verso un modello di produzione più sostenibile e consapevole è imperativa per garantire la prosperità del settore nel lungo termine.



