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venerdì 5 Dicembre 2025

A Torino apre il Mercato del Corso

La nuova casa della cultura del cibo a Km Zero a disposizione della città.

Aperto oggi in corso Vittorio Emanuele II n. 50, il primo mercato coperto di Campagna Amica a Torino. Si chiama “Mercato del Corso” ed è uno spazio di vendita di oltre 600 mq ma anche un inedito spazio di cultura del cibo a Km Zero aperto torinesi. Il palazzo, come sala cinematografica fu realizzato nel 1925 con grande magnificenza per rendere onore al primato di Torino nel cinema italiano. Dopo la distruzione del cinema in un incendio nel 1980, il “Corso” è stato adibito a sede bancaria e poi tenuto chiuso. Oggi viene riaperto come polo della cultura del cibo naturale mantenendo il richiamo alla sua storia nel nome “Mercato del Corso”.

Una festa anche per gli 80 anni di Coldiretti Torino

L’inaugurazione del mercato è stata anche l’occasione per festeggiare gli 80 anni di Coldiretti Torino. La Federazione provinciale torinese di Coldiretti è nata nel 1945, un anno dopo la costituzione della Confederazione nazionale Coldiretti. L’80esimo compleanno è stato festeggiato con una torta prodotta dalla cooperativa sociale Panacea con farina del grano della “filiera corta di Stupinigi” promossa da Coldiretti Torino.

«La giornata di oggi la dedichiamo ai nostri soci – commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Questa è soprattutto la loro “casa”. Ma è anche un luogo che celebra un’alleanza con i cittadini, un’alleanza tra interessi che sono di tutti come l’interesse a potere accedere a un cibo di qualità, fresco, ricco di nutrienti ma anche ricco di rispetto per il valore del lavoro agricolo che è alla base del nostro Made in Italy alimentare. Un luogo dove i valori e lo spirito dell’agricoltura torinese troveranno i loro spazi in dialogo costante con le giuste esigenze dei consumatori. Anche per questo abbiamo in programma un calendario di iniziative di formazione ed educazione alimentare, oltre di cultura del vino e di cultura gastronomica».

«Oggi si apre un nuovo capitolo nella lunga storia di rapporto tra Coldiretti Torino e la città – osserva il direttore di Coldiretti Torino, Carlo Loffreda – Il capoluogo subalpino è stato tra i primi a credere ai mercati contadini. Negli anni si è consolidato il rapporto con la città fino ad arrivare a questa “restituzione”. Ora sentiamo forte la responsabilità di fare vivere questa casa della cultura del cibo che vuole anche dimostrare la volontà di Coldiretti Torino di mettere a disposizione del tessuto sociale cittadino la propria struttura e il proprio radicamento».

«L’apertura del mercato del Corso – sottolinea l’assessore al commercio Paolo Chiavarino – è un tassello importante per l’offerta di mercati a Torino. L’Amministrazione comunale ha creduto molto in questo nuovo punto di vendita dedicato ai prodotti a Km Zero realizzato in pieno centro a due passi dalla stazione di Porta Nuova».

«La vendita diretta nei mercati contadini rappresenta molto più che una semplice innovazione agricola: è una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo la trasparenza, l’origine territoriale, il prodotto locale, la consapevolezza nel consumo e la lotta agli sprechi – ha dichiarato il presidente di Coldiretti nazionale Ettore Prandini – Favorisce la sostenibilità, rafforza i legami di comunità e stimola nuove opportunità economiche per produttori e consumatori».

«Grazie al sistema Campagna Amica, con oltre 1200 mercati contadini, grazie all’obbligo di indicare l’origine in etichetta, abbiamo ridato dignità a migliaia di produttori stringendo al contempo un’alleanza forte con i cittadini consumatori sui temi della sana alimentazione, della sostenibilità, della Dieta Mediterranea – ha spiegato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – Siamo la quarta rete di distribuzione agroalimentare del Paese ma anche un fenomeno culturale che rappresenta un baluardo fondamentale rispetto ai rischi legati al dilagare del cibo ultra formulato che mettono in pericolo il futuro delle nuove generazioni».

«Il mercato è un luogo speciale – ha ricordato la presidente della Fondazione Campagna Amica, Dominga Cotarella – dove la città incontra la campagna e dove i produttori si stringono la mano con i consumatori, guardandosi negli occhi e condividendo fiducia, lealtà, autenticità. Il mercato di Campagna Amica è molto più di uno spazio di vendita: è un luogo di conversazione, di cultura, di educazione alimentare, di socialità. Qui si promuove la stagionalità, la freschezza e la genuinità dei prodotti a chilometro zero, frutto del lavoro quotidiano delle nostre imprese agricole. È un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che valorizza il territorio e riduce le distanze, anche umane, tra chi produce e chi sceglie il cibo di qualità. In questo luogo elegante e storico di Torino celebriamo l’agricoltura italiana come presidio di salute, bellezza e comunità».

Il Mercato del Corso: una casa del cibo a disposizione della città

Il mercato del Corso vuole essere una vera e propria “casa della cultura del cibo contadino” promossa da Coldiretti. Infatti, oltre allo spazio riservato ai 30 banchi del mercato è presente una casa del vino piemontese e un ristorante con una filosofia circolare che cucinerà rigorosamente piatti con materie prime da vendita diretta contadina. Completano il mercato del Corso, spazi didattici ed espositivi, una sala convegni, una sala showcooking dove opereranno i “cuochi contadini” certificati da Campagna Amica.

Il mercato è aperto tutti i venerdì e i sabati dalle 10 alle 19. Mentre la casa del vino è aperta sempre dalle 10 alle 19 ma dal martedì a sabato. Il ristorante, aprirà dopo il periodo delle feste. Per tutte le domeniche di dicembre è prevista anche un’apertura straordinaria prenatalizia.

Il mercato coperto rappresenta un’offerta in più di prodotti contadini per la città. Restano, infatti, aperti e senza variazioni gli altri 21 mercati di Campagna Amica nel Torinese e i mercati domenicali che si svolgono a Torino. Si tratta di mercati consolidati che associano oltre 200 aziende agricole.

La spesa che riconosce il giusto valore al lavoro dei contadini

Il mercato segue lo schema dei mercati di Campagna Amica. I banchi sono gestiti direttamente dai produttori affidatari che devono però attenersi al disciplinare di Campagna Amica. I banchi hanno un design comune che richiama i colori e il brand Campagna Amica.

I prezzi al pubblico sono decisi dalle singole aziende agricole che effettuano questa vendita diretta senza dovere passare attraverso le imposizioni delle catene di distribuzione e dei grossisti.

La Casa del vino Divinorum, 490 etichette di vignaioli veri

Nel “faraonico” androne del mercato (che fu concepito in omaggio alla magnificenza dei templi egizi) trova spazio l’enoteca “Divinorum” con 180 produttori per 490 etichette esposte, gestita da due enologi che sapranno consigliare al meglio i clienti più curiosi. Uno spazio concepito secondo lo spirito Campagna Amica per dare visibilità a quei viticoltori coltivatori diretti che, lavorano le vigne con le loro famiglie e fanno grandi vini ma che faticano ad emergere nei circuiti delle guide e delle riviste enologiche. Un luogo di “cultura del vino” che nasce anche come risposta, appunto, culturale, alla frettolosa demonizzazione che il vino sta subendo da più parti. Proprio per fare cultura enoica sarà presto a disposizione dei wine lovers un ricco calendario di iniziative.

Un nuovo punto di attrazione turistica al centro delle connessioni urbane

L’edificio finalmente aperto e il mercato stesso arricchiscono l’offerta turistica della città.

Inoltre. il mercato del Corso si affaccia sul centralissimo corso Vittorio Emanuele II ed è quindi ottimamente servito dalle linee GTT. Ma si trova anche vicinissimo alla stazione di Porta Nuova e alla relativa fermata della metro. Sotto l’adiacente piazza Bodoni è attivo uno dei parcheggi sotterranei del centro città.

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