Enovitis in Campo: l’Abruzzo al centro del futuro del vino

Da leggere

- Pubblicità -spot_img

L’Abruzzo si configura come scenario privilegiato per la diciottesima edizione di Enovitis in Campo, un evento di portata nazionale che celebra l’integrazione virtuosa tra tradizione vitivinicola, innovazione tecnologica e impegno verso la sostenibilità. L’evento, ospitato tra i filari della Cantina Marramiero a Rosciano (Pescara), non è solo una vetrina per le tecnologie vitivinicole, ma un vero e proprio crocevia di idee e competenze, un motore di sviluppo per l’intera filiera agroalimentare italiana.L’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha sottolineato come Enovitis in Campo rappresenti un’opportunità concreta per rafforzare l’identità agricola abruzzese, proiettandola verso il futuro con visione e proattività. La scelta dell’Abruzzo come location testimonia il crescente riconoscimento del ruolo strategico della regione nella viticoltura italiana, un settore in continua evoluzione, chiamato a rispondere alle sfide globali con soluzioni innovative e responsabili.Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’Unione Italiana Vini (UIV), ha descritto Enovitis in Campo come un ponte essenziale tra ricerca, territorio e produttori, un momento di confronto e stimolo che coinvolge istituzioni, associazioni, e tutti gli attori chiave del comparto. L’evento si propone di catalizzare il know-how e la spinta propulsiva che caratterizzano il settore vitivinicolo italiano, un asset fondamentale per la reputazione e l’eccellenza del “Made in Italy” nel mondo.Quest’anno, l’attenzione è particolarmente focalizzata sull’impatto dell’innovazione tecnica sulla sicurezza sul lavoro in vigneto, una tematica di primaria importanza in un contesto in cui la tutela della salute dei lavoratori rappresenta un imperativo etico e un fattore di competitività. L’evento offre un’occasione unica per condividere buone pratiche e sperimentare soluzioni all’avanguardia che possano contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e a ridurre i rischi professionali.Con un programma denso di approfondimenti (oltre 15 sessioni) e dimostrazioni pratiche (circa 140 espositori), Enovitis in Campo si conferma come l’appuntamento annuale di riferimento per viticoltori, enologi, agronomi e tecnici del settore. I focus principali spaziano dalla gestione efficiente delle risorse idriche, cruciale in un contesto di cambiamenti climatici, all’applicazione delle tecniche di agricoltura di precisione, che ottimizzano l’utilizzo di input e riducono l’impatto ambientale. La sostenibilità, intesa come equilibrio tra produttività, tutela dell’ambiente e responsabilità sociale, è un filo conduttore che permea tutte le attività dell’evento.I dati dell’Osservatorio UIV-Vinitaly (2023) evidenziano il peso rilevante del segmento “Vigneto” all’interno della filiera del vino italiana, con un fatturato annuo di circa 2 miliardi di euro e oltre 10.250 addetti. L’export di macchinari agricoli italiani, in cui il vitivinicolo rappresenta una quota significativa, ha raggiunto quasi 1,2 miliardi di euro nel 2024, a testimonianza della capacità del Made in Italy di competere sui mercati internazionali.La partecipazione di figure istituzionali come il sindaco di Rosciano, Simone Palozzo, e il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, sottolinea l’importanza dell’evento per il territorio e per la valorizzazione dei vini abruzzesi. Enrico Marramiero, alla guida della cantina ospitante, ha espresso la sua soddisfazione per aver offerto uno spazio di incontro e di scambio di conoscenze per il settore vitivinicolo. Enovitis in Campo non è solo una fiera, ma un laboratorio di idee e un motore di crescita per il futuro del vino italiano.

- Pubblicità -spot_img

Altri articoli

- Pubblicità -spot_img

Da non perdere

- Pubblicità -spot_img