L’Emilia-Romagna, cuore pulsante dell’eccellenza agroalimentare italiana, si presenta all’attenzione del Giappone e dell’Asia sud-orientale con un’inedita vetrina: il Padiglione Italia all’Expo 2025 Osaka.
Questa partecipazione, che celebra la ricca tradizione e l’innovativa visione della regione, offre un’opportunità strategica per rafforzare i legami commerciali e culturali, già consolidati da una storia di reciproco apprezzamento.
Al centro di questa iniziativa si collocano Cibus e Cibus Tec, due fiere di primaria importanza per il settore, organizzate dalla joint venture Koeln Parma Exhibitions (Kpe), frutto della collaborazione tra Koelnmesse e Fiere di Parma.
L’importanza dell’evento è stata sottolineata da Marcella Pedroni, segretario generale di Fiere di Parma, che ha evidenziato come la partecipazione a Expo rappresenti un investimento strategico.
La prossima edizione di Cibus Tec, prevista per il 2026, si propone di divulgare il valore distintivo del “saper fare” italiano: una produzione tecnologica su misura, capace di rispondere a esigenze specifiche e di incarnare un’estetica di precisione e raffinatezza.
Non si tratta semplicemente di macchinari e attrezzature, ma di un ecosistema di soluzioni pensate per ottimizzare i processi, migliorare la qualità e innovare i prodotti alimentari.
Le fiere, come sottolinea Pedroni, sono veri e propri “hub” di incontro, luoghi di scambio di idee, competenze e tecnologie.
Esse facilitano il dialogo tra i produttori italiani, alla ricerca di nuovi mercati, e i compratori stranieri, desiderosi di scoprire le eccellenze del Made in Italy.
Questo dinamismo favorisce la crescita di nuove opportunità di business e contribuisce a diffondere la cultura della qualità italiana nel mondo.
Il commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, ha rimarcato l’importanza dei rapporti già esistenti tra l’Emilia-Romagna e il Giappone, sottolineando come la fiera rappresenti il contesto ideale per presentare la realtà regionale in un mercato chiave.
Vattani ha sottolineato come l’esperienza e la tradizione culinaria italiana siano percepite come un valore aggiunto nel contesto giapponese, dove la cura dei dettagli e l’attenzione alla qualità sono elementi fondamentali.
Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato come le fiere siano intrinsecamente legate alle relazioni internazionali e come la regione abbia registrato una crescita significativa in questo ambito.
Parma, con la sua vocazione agroalimentare, si è affermata come una capitale del food, un polo di attrazione per operatori e appassionati provenienti da tutto il mondo.
Colla ha inoltre messo in luce il legame profondo tra l’artigianalità regionale e la sua storia culturale, sottolineando come la bellezza e la tradizione si traducano in prodotti di alta qualità, capaci di emozionare e di rappresentare un’identità unica.
Questa connessione tra bellezza, cultura e manifattura è un elemento distintivo che accomuna l’Emilia-Romagna e il Giappone, creando un terreno fertile per la collaborazione e la comprensione reciproca.
In sintesi, la partecipazione all’Expo 2025 Osaka si configura come un’occasione irripetibile per consolidare le relazioni esistenti e per aprire nuove prospettive di crescita per il settore agroalimentare italiano.
La fiera di Parma, con la sua unicità e la sua capacità di coniugare qualità, innovazione e tradizione, si pone come un esempio virtuoso di “saper fare” italiano, pronto a conquistare i palati e gli occhi del mondo.