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venerdì 5 Dicembre 2025

Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: resa 2025 tra sfida e resilienza

La Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG guarda al 2025 con un quadro complessivo che, pur segnato da sfide climatiche, promette risultati positivi.
La produzione, dopo le fluttuazioni degli anni precedenti, si stabilizza su volumi paragonabili a quelli pre-2022, un segnale di resilienza e capacità di gestione del territorio da parte dei produttori.
L’annata 2025 si è dispiegata attraverso fasi climatiche complesse, che hanno richiesto una profonda conoscenza agronomica e una notevole flessibilità operativa.

Un avvio favorevole, con precipitazioni superiori alla media tra aprile e maggio, ha creato una solida base per lo sviluppo vegetativo.
Il successivo mese di giugno, pur caratterizzato da temperature elevate, non ha provocato stress idrici significativi, contribuendo a una crescita equilibrata delle piante.

L’invaiatura, cruciale per la formazione degli aromi, è iniziata a fine luglio sotto l’influenza di temperature più miti, ottimizzando la sintesi di composti aromatici complessi, in particolare terpeni, che conferiscono al Prosecco la sua tipica freschezza e fragranza.
Tuttavia, l’ondata di calore di Ferragosto ha innescato un’accelerazione della maturazione che, fortunatamente, è stata mitigata da un episodio piovoso rilevante il 21 agosto.

Questa combinazione di fattori ha spinto i viticoltori a prendere decisioni ponderate, preferendo una minore concentrazione di zuccherino potenziale, al fine di preservare l’equilibrio organolettico finale delle uve.
L’obiettivo primario è stato quello di ottenere vini freschi, eleganti e armonici, in linea con le preferenze del consumatore moderno.
“La vendemmia 2025 ha rappresentato una prova ulteriore della competenza e dell’adattabilità dei nostri viticoltori,” commenta Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela.

“In vigna, l’esperienza, la conoscenza del terroir e una sensibilità acuta sono state le chiavi per cogliere il momento ottimale per la raccolta.

Di fronte a queste imprevedibilità climatiche, sempre più frequenti, la perizia del viticoltore si rivela un fattore determinante per la qualità del prodotto.
” La capacità di interpretare i segnali della natura, di modulare le pratiche agronomiche e di reagire prontamente agli eventi atmosferici ha permesso di raccogliere uve di ottima qualità, seppur con alcune variabilità localizzate, testimonianza della complessità di questa stagione.

La Glera, vitigno autoctono e cuore pulsante della denominazione, si conferma protagonista di vini con un profilo alcolico contenuto, frutto di una maturazione controllata e un minore apporto zuccherino.

Questa caratteristica risponde non solo alla tradizione vitivinicola del territorio, ma anche alle tendenze di consumo attuali, che premiano vini freschi, equilibrati e facilmente abbinabili.

La denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG continua così a perseguire un percorso di eccellenza, coniugando rispetto della tradizione, innovazione agronomica e attenzione alle esigenze del mercato.

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