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venerdì 5 Dicembre 2025

Italia Paese ospite a Food e Service: successo e nuove opportunità per il Made in Italy in Cile

La tredicesima edizione di Food e Service, fiera di riferimento per il settore agroalimentare in America Latina e fulcro dell’industria cilena, ha recentemente concluso i suoi battenti a Santiago del Cile, segnando un’importante tappa nella cooperazione economica e culturale tra Italia e Cile.

L’evento, che ha accolto oltre 50.000 visitatori, ha visto l’Italia rivestire il ruolo di Paese ospite d’onore, un riconoscimento al peso strategico del Made in Italy nel panorama internazionale e alla sua capacità di ispirare modelli di eccellenza.

L’onorificenza non si limita alla qualità intrinseca dei prodotti, ma celebra un intero stile di vita.

Come sottolineato dall’Ambasciatrice d’Italia, Valeria Biagiotti, la cucina italiana incarna valori fondamentali come la famiglia, l’amicizia e la convivialità, elementi che trascendono la semplice preparazione del cibo per divenire espressione di un patrimonio culturale inestimabile.

Questo aspetto si traduce in un potenziale significativo per l’incremento delle relazioni commerciali bilaterali, alimentando una narrazione di partnership fondata su reciproco apprezzamento e crescita sostenibile.

La presenza italiana si è manifestata attraverso un’ampia partecipazione aziendale e un ricco calendario di iniziative promosse dall’Ambasciata e dall’ICE-Agenzia.

Un focus particolare è stato dedicato alla promozione della dieta mediterranea, un vero e proprio stile alimentare riconosciuto a livello globale per i suoi benefici sulla salute e la sostenibilità, grazie a un seminario congiunto con Agrosuper e la Pontificia Universidad Católica de Chile.
L’importanza della tutela dell’identità agroalimentare italiana è stata al centro di un evento dedicato alle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e Denominazioni di Origine Protetta (DOP), con la partecipazione di esperti dell’Unione Europea, dell’Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale del Cile e del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Questo dibattito ha messo in luce la necessità di contrastare efficacemente il fenomeno dell’“Italian sounding”, proteggendo così il valore e l’autenticità dei prodotti italiani.

L’esperienza gastronomica italiana si è estesa a una prestigiosa “mesa de chef”, riservata a un pubblico selezionato di autorità, imprenditori e professionisti del settore, offrendo un assaggio delle eccellenze enogastronomiche italiane.
La delegazione di Fiere di Parma ha utilizzato l’occasione per promuovere Tuttofood Milano 2026, consolidando il ruolo di Milano come piattaforma globale per il settore agroalimentare.
Un momento distintivo è stato l’incontro “Dairy e Mixology”, un’innovativa iniziativa volta a creare un ponte culturale tra la tradizione casearia italiana e le eccellenze cilene nel mondo delle bevande, esplorando sinergie e contaminazioni creative.
La chiusura della rassegna è stata affidata allo chef Niccolò Giacometti, che ha presentato una performance culinaria che ha celebrato la cucina italiana contemporanea, un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere in armonia.
Food e Service ha confermato il suo ruolo di vetrina privilegiata per le eccellenze agroalimentari italiane, offrendo una narrazione completa dell’identità di un Paese capace di unire sapientemente patrimonio storico e sguardo proiettato al futuro, creando un equilibrio unico di sapori, culture e competenze che ne fanno un modello di ispirazione a livello mondiale.
L’edizione 2025 segna un passo importante verso un rafforzamento della collaborazione tra Italia e Cile, con un occhio sempre rivolto alla valorizzazione della cultura gastronomica come motore di sviluppo economico e sociale.

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