Il turismo esperienziale legato al vino e al cibo, un tempo nicchia, si configura oggi come un motore propulsivo per l’economia italiana, registrando una crescita esponenziale che, secondo le proiezioni dell’Enit, ha superato il 176% in termini di soggiorni nel 2024.
Questo dato, amplificato dall’analisi di Airbnb, una piattaforma chiave per l’accesso a strutture ricettive alternative, evidenzia un incremento quasi del 10% nelle prenotazioni relative ad aree rurali, testimoniando una domanda trasversale che abbraccia fasce d’età e motivazioni diverse.
Lungi dall’essere una semplice tendenza passeggera, il fenomeno riflette una profonda trasformazione nelle aspettative dei viaggiatori, desiderosi di autenticità, immersione nella cultura locale e contatto con la natura.
Il report di Airbnb rivela dinamiche interessanti a livello regionale.
In Veneto, il cuore pulsante del Prosecco, l’enoturismo si consolida come pratica intergenerazionale, con una crescita impressionante che supera il 55% rispetto all’anno precedente.
In particolare, l’attenzione dei viaggiatori si concentra sulla fascia 40-49enni (+78%), affiancata da un’ondata di entusiasmo tra i giovani 18-24enni (+58%), che vedono nel vino non solo una bevanda, ma un simbolo di identità culturale e stile di vita.
Nei Castelli Romani, invece, l’enoturismo si declina in chiave conviviale, con una crescita del 12% nelle prenotazioni per gruppi numerosi, suggerendo una volontà di condividere esperienze e rafforzare legami sociali.
In Calabria, il potenziale dell’enoturismo emerge come una vera e propria leva di rinascita, con un aumento del 13% degli arrivi nel Parco del Pollino.
Questo dato è particolarmente significativo perché sottolinea l’appeal crescente tra i turisti internazionali (+13%) e i giovani 25-29enni (+13%), indicando una capacità di attrarre nuovi segmenti di mercato e contrastare lo spopolamento.
In questo contesto, nasce “Turismo Made in Italy”, un progetto ambizioso frutto della collaborazione tra Airbnb e Coldiretti, ufficialmente presentato in occasione del Ttg (Travel Experience).
L’iniziativa non si limita a celebrare il successo del turismo enogastronomico, ma si propone di rafforzare la filiera vitivinicola italiana, supportando i produttori locali e promuovendo un modello di turismo rurale sostenibile.
L’obiettivo è creare un circolo virtuoso in cui la valorizzazione del territorio si traduca in opportunità economiche per le comunità locali.
La piattaforma Airbnb si pone come protagonista, mobilitando la sua rete di host, che agiscono da veri e propri ambasciatori del territorio, offrendo esperienze personalizzate come escursioni nei vigneti, degustazioni guidate, visite in cantina e itinerari enogastronomici.
Parallelamente, una campagna informativa mira a sensibilizzare i viaggiatori sull’importanza di scelte consapevoli e responsabili, favorendo un turismo a basso impatto ambientale e socialmente equo.
In definitiva, “Turismo Made in Italy” rappresenta un investimento strategico per il futuro del turismo italiano, capace di coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità, e di offrire ai viaggiatori un’esperienza autentica e indimenticabile.



