La sessantesima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna si configura come un capitolo epocale, segnando una transizione da evento locale a piattaforma globale dedicata all’eccellenza del *Tuber Magnatum Pico*.
L’annuncio, formalizzato durante una conferenza stampa al Senato, riflette un riconoscimento del valore intrinseco di questo tesoro gastronomico e un’ambizione di condivisione culturale ed economica che trascende i confini regionali.
L’iniziativa, fortemente sostenuta dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e dal senatore Antonio De Poli, sottolinea l’impegno delle istituzioni nel promuovere un patrimonio italiano di inestimabile valore, profondamente radicato nelle colline del pesarese.
La Fiera non è solo un mercato di prodotti, ma un crogiolo di saperi e tradizioni, che coinvolge una rete diffusa di circa ventimila cercatori di tartufo attivi nella provincia di Pesaro e Urbino, custodi di un’arte tramandata di generazione in generazione.
La ricerca del tartufo, recentemente riconosciuta come bene immateriale UNESCO, testimonia un legame ancestrale con il territorio, un’abilità che si interiorizza fin dalla più tenera età, come sottolinea con affetto una storica impresa di trasformazione tartufi, realtà familiare che ne custodisce i segreti.
Il nuovo logo, con l’aquila reale, simbolo della Riserva naturale della Gola del Furlo, incarna la sinergia tra tutela ambientale e valorizzazione del tartufo.
L’aquila, regina del cielo, trova rifugio in un nido di tartufi, a sottolineare l’inseparabile legame tra la biodiversità del territorio e la sopravvivenza di questo prezioso fungo.
La Fiera, in questa sua nuova veste internazionale, intende essere un veicolo di promozione di un modello di sviluppo sostenibile, che combatta l’abbandono delle aree montane attraverso la salvaguardia del paesaggio e la valorizzazione dei suoi prodotti tipici.
Oltre alla consolidata tradizione della ricerca, la Fiera del Tartufo di Acqualagna si apre a nuove prospettive economiche, con la sperimentazione di tecniche innovative di coltivazione e la concessione di terreni per l’impianto.
Si tratta di un segnale di lungimiranza, volto a garantire la continuità della produzione e a rispondere alle crescenti richieste del mercato globale.
L’evento si evolve dunque da festa popolare a vero e proprio hub di scambio e condivisione, con l’obiettivo di creare un sistema di relazioni che coinvolga produttori, chef, sommelier e consumatori di tutto il mondo.
L’edizione 2025 vedrà l’assegnazione del prestigioso “Grand Ordine della Ruscella d’Oro” allo chef e conduttore televisivo Max Mariola, affiancandolo a una galleria di talenti d’eccezione della cucina italiana, tra cui Giacomo Devoto, Davide Oldani e altri interpreti di un’alta ristorazione che celebra la materia prima e le sue infinite possibilità.
Particolare attenzione sarà dedicata all’abbinamento cibo-vino, con due giornate dedicate alle “Culture di Vigna”, durante le quali le produzioni vinicole di Alba e Acqualagna si sfideranno per individuare le sinergie più armoniose tra i sapori del tartufo bianco e nero.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, con il sostegno del Comune, della Regione Marche, del Ministero dell’Agricoltura e di altre istituzioni, si conferma così un evento di primaria importanza per il territorio marchigiano e per l’intero settore agroalimentare italiano, un ponte tra tradizione e innovazione, tra territorio e mondo.



