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venerdì 5 Dicembre 2025

Eccellenze del vino italiano: il viaggio di Bibenda 2026.

Un percorso enogastronomico che si dipana dall’inverno piemontese alle pendici dell’Etna, un affresco del vino italiano contemporaneo delineato dalla guida Bibenda 2026.

La selezione, frutto di un’ampia degustazione e premiata con i prestigiosi “5 Grappoli”, non si limita a celebrare eccellenze consolidate, ma ne rivela nuove espressioni, frutto di una ricerca continua tra tradizione e innovazione.
Più che una classifica, un viaggio nel cuore pulsante del territorio vitivinicolo italiano, un racconto di passione, dedizione e coraggio.
Il Piemonte si apre con il Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2022 di Braida, un vino che incarna la rinascita di un vitigno storico, elevato a simbolo di un’intera regione grazie alla lungimiranza di una cantina pioniera.
L’Alto Adige risponde con la mineralità elegante dello Chardonnay Nama 2021 di Nals Margreid, un’interpretazione sofisticata di un vitigno internazionale, radicato in un terroir unico.
Il Veneto omaggia l’Amarone della Valpolicella Leone Zardini Riserva 2019 di Pietro Zardini, un vino potente e complesso, espressione della sapienza artigianale che contraddistingue la Valpolicella Classico.

L’Emilia Romagna sorprende con l’Otello Nero di Lambrusco 1813 di Cantine Ceci, un Lambrusco che trascende gli stereotipi, elevandosi a vino nobile, simbolo di un’eccellenza inaspettata.

La Toscana, custode di tradizioni secolari, presenta il Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2020 di Frescobaldi, un vino di grande struttura e complessità, e il Redigaffi 2022 di Tua Rita, un Supertuscan che continua a ridefinire il concetto di vino toscano di alta gamma.

L’Abruzzo si fa interprete di un’anima rustica ed elegante con il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2020 di Masciarelli, un vino che racconta la forza e la generosità del territorio.

La Campania, terra di sole e di antiche tradizioni, esalta il Taurasi Piano di Montevergine Riserva 2019 di Feudi di San Gregorio, un vino potente e intenso, espressione del vitigno autoctono.

Il Lazio, spesso trascurato, sorprende con l’Olevano Romano Cesanese Riserva 2021 di Damiano Ciolli, un vino che celebra la purezza di un vitigno locale.

La Sicilia, con la sua storia millenaria e i suoi paesaggi mozzafiato, chiude il percorso con il Contrada PC 2023 di Passopisciaro Vini Franchetti, uno Chardonnay dell’Etna che sorprende per la sua rarissima espressione minerale, un’ode alla terra vulcanica e alla sapienza enologica di una regione in continua evoluzione.

Questa top ten non è solo una selezione di vini, ma un viaggio emozionale attraverso il cuore pulsante dell’Italia enologica, un invito a scoprire la ricchezza e la diversità di un patrimonio unico al mondo.

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