L’autunno porta con sé un’esplosione di colori e sapori, e quest’anno, in occasione della festa di San Martino, l’11 novembre, un’iniziativa preziosa celebra il legame indissolubile tra cibo, territorio e comunità: la Festa degli Orti di Slow Food.
Quest’evento, che si rinnova con rinnovato entusiasmo, rappresenta molto più di una semplice celebrazione culinaria; è una vetrina di valori, un’esperienza formativa e un motore di cambiamento sociale.
Il riconoscimento prestigioso ricevuto dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, che premia il progetto come esempio di sostenibilità e innovazione, e l’inserimento nella selezione ADI Design Index 2025, sottolineano la sua importanza a livello nazionale.
Questi attestati di merito non sono frutto del caso, ma il risultato di anni di impegno costante nel promuovere un modello di agricoltura e alimentazione consapevole, che valorizza le biodiversità locali e le competenze artigianali.
La Festa degli Orti si configura come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove bambini, ragazzi, famiglie e intere comunità si riuniscono per riscoprire il valore del cibo di stagione, coltivato con rispetto per l’ambiente e la persona.
Oltre 1500 istituzioni scolastiche, dagli asili nido fino alle scuole secondarie di primo grado, e 25 comunità locali, trasformano i loro orti e gli spazi verdi in vivaci centri di aggregazione.
L’offerta è ricca e variegata: degustazioni di prodotti freschi e genuini, dimostrazioni di ricette tradizionali rivisitate in chiave moderna, attività creative per coinvolgere anche i più piccoli.
Ma al di là delle esperienze sensoriali, la Festa degli Orti mira a instillare nei partecipanti una profonda consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e sostenibile.
Si tratta di un’occasione unica per comprendere come il cibo che mangiamo sia strettamente connesso al territorio da cui proviene, alle persone che lo coltivano e alla salute del nostro pianeta.
L’iniziativa promuove l’educazione alimentare come strumento di empowerment, incoraggiando scelte consapevoli e responsabili, che vadano oltre il semplice appagamento del palato.
La trasformazione degli orti in luoghi di incontro, inclusione e gioco non è casuale.
Si tratta di un approccio olistico che riconosce il cibo come elemento fondamentale per il benessere individuale e collettivo.
La convivialità che ne deriva rafforza i legami sociali, promuove l’interscambio culturale e crea un senso di appartenenza alla comunità.
In un’epoca segnata da ritmi frenetici e da una crescente disconnessione dalla natura, la Festa degli Orti di Slow Food rappresenta un’ancora di salvezza, un invito a rallentare, a riscoprire il piacere delle cose semplici e a riscoprire il valore del cibo come elemento essenziale per una vita sana e sostenibile.
È un seme di speranza che germoglia in ogni orto, alimentando la consapevolezza e ispirando un futuro più giusto e rispettoso dell’ambiente.



