L’Emilia-Romagna si appresta ad accogliere un evento di risonanza internazionale: la presentazione ufficiale della Guida Michelin Italia 2026, edizione numero 71, che si svolgerà presso il Teatro Regio di Parma, un luogo simbolo della città e cuore pulsante della Food Valley emiliano-romagnola.
La scelta di Parma, già tre volte ospite di questa significativa vetrina gastronomica dal 2016 al 2018, testimonia il ruolo cruciale che la regione riveste nel panorama culinario italiano ed europeo.
L’evento, in collaborazione con gli Assessorati Regionali all’Agricoltura e al Turismo, Apt Servizi Emilia-Romagna, Visit Emilia, il Comune di Parma ed Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, si colloca in un momento cruciale per la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale UNESCO, sottolineando l’importanza di un sistema agroalimentare radicato nella tradizione ma proiettato verso l’innovazione.
La Guida Michelin, con la sua rigorosa metodologia di selezione, rappresenta un’occasione unica per celebrare l’eccellenza ristorativa, non solo in termini di abilità tecnica e creatività, ma anche per quanto riguarda l’interpretazione del territorio e l’impegno nella salvaguardia delle risorse locali.
La cucina stellata emiliano-romagnola, in particolare, incarna un equilibrio delicato tra la ricerca di nuove espressioni gastronomiche e il rispetto per l’autenticità dei prodotti e delle tecniche tradizionali.
L’Assessora Regionale al Turismo, Roberta Frisoni, evidenzia come questo connubio sia un potente fattore di attrazione turistica, capace di generare un significativo indotto economico per l’intera regione, rafforzandone l’immagine e la competitività a livello globale.
L’Emilia-Romagna si distingue a livello nazionale come vera e propria “valley” agroalimentare, un ecosistema di eccellenze che si traduce in un valore economico considerevole.
L’Assessore Regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sottolinea la forza di un comparto sostenuto da ben 44 prodotti DOP e IGP, un patrimonio quantificato in 3,6 miliardi di euro di produzione, per un totale di 8,5 miliardi a livello nazionale.
Nel suo complesso, il settore agroalimentare regionale genera 34 miliardi di euro, con quasi 10 miliardi destinati all’export, posizionandolo come seconda voce di esportazione dopo il settore meccanico.
Questa ricchezza non è solo quantificabile in termini economici, ma si radica in un profondo legame con il territorio, in una cultura del saper fare tramandata di generazione in generazione e nella capacità di coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità.
Il Sindaco di Parma, Michele Guerra, esprime la grande soddisfazione dell’intera città per l’opportunità di ospitare nuovamente questo evento prestigioso, riconoscendone l’importanza strategica per la promozione del territorio e del suo indiscusso primato nella cultura gastronomica italiana.
La Guida Michelin non è solo un riconoscimento di qualità, ma anche un motore di sviluppo e di innovazione, che stimola la creatività dei cuochi e valorizza il lavoro di tutti coloro che, con passione e dedizione, contribuiscono a preservare e a promuovere l’arte della cucina come patrimonio culturale del Paese.
L’impegno futuro si proietta alla salvaguardia di un sistema che rende la Food Valley emiliano-romagnola un punto di riferimento imprescindibile per l’eccellenza agroalimentare a livello mondiale.



