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venerdì 5 Dicembre 2025

Agroalimentare Italiano: Pilastro dell’Economia e Eccellenza Globale

Il settore agroalimentare italiano si configura come un fulcro imprescindibile dell’economia nazionale, un motore di sviluppo resiliente e un baluardo di eccellenza riconosciuto a livello globale.

Il Rapporto Agroalimentare Ismea 2025, analizzando un decennio di performance, ne conferma il peso strategico, stimato in un contributo al PIL nazionale pari al 15% considerando l’intera filiera, dalla produzione primaria alla trasformazione e distribuzione.
Al di là delle cifre, si rivela un sistema capace di assorbire shock esterni, mantenendo una traiettoria di crescita significativa.
L’Italia si distingue per un valore aggiunto agricolo di 44,4 miliardi di euro, posizionandosi al primo posto nell’Unione Europea, mentre nel comparto dell’industria alimentare si attesta al terzo posto, a breve distanza da Germania e Francia, con un incremento del 3,5% a prezzi correnti e del 3,2% a prezzi costanti.
Il reddito degli agricoltori italiani ha registrato una crescita tra le più vigorose in Europa, con un aumento del 9,2% nel 2024, a seguito dell’incremento dell’11,7% del 2023, in netto contrasto con la media europea che ha mostrato performance più contenute.

Questo dato sottolinea non solo la solidità del modello agricolo italiano, ma anche la sua capacità di generare valore per le comunità rurali.
Il vero punto di forza risiede nella leadership indiscussa in termini di prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP), con quasi 900 registrazioni, un vero e proprio patrimonio immateriale che rappresenta un’eccellenza unica al mondo.
Tale primato testimonia l’impegno nel preservare le tradizioni e i saperi locali, garantendo al contempo prodotti di alta qualità e riconoscibili a livello internazionale.
L’occupazione nel settore agricolo mostra un andamento positivo, con un aumento di circa 1 milione di addetti nel 2024, un dato significativo in un contesto europeo caratterizzato da una contrazione del personale impiegato.

Questo indica una crescente consapevolezza del ruolo cruciale dell’agricoltura nel creare opportunità di lavoro, soprattutto per le nuove generazioni.
L’investimento privato nel settore agricolo ha raggiunto livelli record, con 10,6 miliardi di euro nel 2024, a testimonianza della fiducia degli operatori economici nelle prospettive di crescita.
La produttività agricola italiana è, inoltre, la più alta dell’Unione Europea, con un valore aggiunto per addetto di 46.300 euro, un indicatore che riflette l’efficienza e la modernizzazione delle aziende agricole.

Il successo dell’agroalimentare italiano si proietta anche sui mercati internazionali, con un export che si avvicina ai 70 miliardi di euro nel 2024, contribuendo a un significativo miglioramento della bilancia commerciale, passata da un deficit di 6 miliardi di euro nel 2015 a un surplus di 2,8 miliardi di euro.
Un trend positivo che si è confermato anche nel 2025, con un incremento delle esportazioni del 5,7% nei primi nove mesi.

Particolarmente significativa è la performance negli Stati Uniti, dove le vendite di prodotti italiani hanno registrato un’impennata del 17,1% nel 2024, raggiungendo 7,8 miliardi di euro, segno di una crescente domanda di prodotti di alta qualità e legati alla tradizione italiana.

Il Governo italiano ha dimostrato un forte impegno a sostegno del settore, mobilitando oltre 15 miliardi di euro negli ultimi tre anni per rafforzare le filiere agroalimentari, promuovere l’innovazione e favorire l’occupazione giovanile in agricoltura.
Nonostante i risultati incoraggianti, il rapporto Ismea sottolinea l’esistenza di fattori di complessità derivanti dalle tensioni geopolitiche e dall’introduzione di nuovi dazi commerciali.
Una valutazione completa dell’impatto di tali fattori sarà possibile solo a partire dalla metà del 2026, richiedendo un costante monitoraggio e una capacità di adattamento per mantenere la competitività del settore agroalimentare italiano nel contesto globale.

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