Un viaggio nell’anima di Napoli, intessuto di farina, pomodoro e passione: è “Le Pizzerie Storiche di Napoli – Viaggio nell’Anima della Città”, un libro che si propone di essere molto più di una semplice guida gastronomica.
Presentato lunedì prossimo presso la Chiesa di Sant’Antoniello, in Piazza Bellini, il volume è il frutto di una scelta editoriale corale, affidata a undici giornalisti specializzati, che hanno raccolto le storie di ventitrè istituzioni gastronomiche napoletane.
L’idea del progetto, ideato e curato dal giornalista Luciano Pignataro, nasce da una profonda riflessione sull’identità della pizza napoletana e sul suo ruolo cruciale nella cultura cittadina.
Non si tratta solo di un piatto, ma di un simbolo, un patrimonio immateriale che appartiene a tutti e a nessuno, un veicolo di storie, tradizioni e memorie collettive.
Il libro vuole restituire l’essenza di questo legame profondo, riconoscendo la necessità di un approccio narrativo complesso e articolato, che vada oltre la semplice descrizione di ricette e ingredienti.
“Napoli è un caleidoscopio di esperienze, di voci, di sfaccettature – spiega Pignataro – e per raccontare un luogo così vibrante serve un coro di voci, una pluralità di prospettive.
Volevo dare spazio alle nuove generazioni, quelle che hanno il compito di preservare e innovare questa tradizione secolare, spesso minacciata da omologazioni e semplificazioni.
“Il volume, sostenuto dal Mulino Caputo, non è una mera elencazione di pizzerie storiche, ma un’esplorazione approfondita del loro impatto sociale, economico e culturale.
Attraverso interviste a pizzaioli, storici, gastronomi e clienti affezionati, il libro svela le peculiarità di ogni locale, le tecniche di lavorazione tramandate di padre in figlio, le storie di emigrazione e di resilienza che hanno plasmato l’identità della pizza napoletana.
Tra le pagine del libro emergono riflessioni inedite sul valore del lavoro artigianale, sulla differenza sostanziale tra la pizza napoletana e il pane, sulla necessità di tutelare i segreti del mestiere e di promuovere una cultura gastronomica consapevole.
Articoli come “Veniamo da lontano e andiamo lontano” di Antimo Caputo, e “La Pizza Napoletana: storia dalle origini ai giorni nostri” di Luciano Pignataro, offrono una cornice teorica e storica che arricchisce la narrazione.
Il lettore intraprenderà un percorso attraverso luoghi iconici come l’Antica Pizzeria da Michele, Brandi dal 1780, Cantina del Gallo, Al 22, Cafasso, Concettina ai Tre Santi, Il Folletto della Sanità, Da Attilio, Da Gennaro a Bagnoli, Da Pasqualino, Da Umberto, Gorizia 1916, Imperatore 1906, La Masardona, La Pizza da Gennaro, Lombardi 1892, Mattozzi, Pellone, Port’Alba, Starita, Trianon, scoprendo non solo l’eccellenza della loro offerta gastronomica, ma anche il cuore pulsante di una città intrisa di storia e di tradizione.
Il libro, edito direttamente da LucianoPignataroWineblog, rappresenta un omaggio sentito a Napoli e al suo inestimabile patrimonio culinario.



