Da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, Città di Castello si trasforma in un palcoscenico dedicato all’eccellenza gastronomica e culturale: ritorna il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, un evento che va ben oltre la semplice celebrazione di un prodotto d’eccellenza, configurandosi come un vero e proprio crocevia di saperi, tradizioni e innovazione.
Il cuore pulsante del Salone sarà il centro storico, un tessuto urbano intriso di storia e arte, dove piazze e giardini dialogano con dimore nobiliari che hanno visto protagonisti maestri del Rinascimento come Raffaello Sanzio e Luca Signorelli, e che oggi ospitano le opere di Alberto Burri, testimoniando un legame profondo tra arte, territorio e identità.
Quest’anno, il Salone si propone di ampliare il suo orizzonte, offrendo un programma ricco e diversificato.
Non solo degustazioni di piatti a base di tartufo, preparati da chef rinomati che interpreteranno la pregiata ghianda in modi innovativi e sorprendenti, ma anche un vero e proprio percorso esperienziale.
Show cooking dal vivo, laboratori didattici rivolti a giovani aspiranti cuochi, incontri con esperti di enogastronomia e approfondimenti sulle proprietà organolettiche e nutrizionali del tartufo, per un’immersione completa nel mondo della trifola.
Il “villaggio dei sapori” e le bancarelle delle pro loco offriranno un viaggio attraverso i profumi e i sapori autentici dell’Umbria e dell’Italia, con prodotti agroalimentari a chilometro zero, espressione di una cultura contadina radicata nel territorio.
L’attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione delle risorse locali è un elemento chiave dell’evento.
Il Salone non si limita ad essere un evento gastronomico; è un’occasione per promuovere il territorio, la sua storia, la sua arte e le sue tradizioni.
Un programma di eventi collaterali, con presentazioni di libri, incontri con autori, giornalisti e personaggi pubblici, affronterà temi legati all’alimentazione consapevole, alla cultura del cibo e al benessere.
La presentazione ufficiale del Salone, tenutasi a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, ha sottolineato l’impegno a mantenere elevati standard qualitativi e tecnici, consolidando il racconto collettivo che lega la comunità all’oro bianco del sottosuolo.
Il presidente dell’associazione tartufai Alto Tevere, Andrea Canuti, ha espresso ottimismo per la stagione di ricerca e raccolta, augurandosi raccolti abbondanti e di qualità, frutto di un lavoro certosino e di una profonda conoscenza del territorio.
L’evento si conferma dunque un’occasione imperdibile per scoprire il fascino di Città di Castello e lasciarsi conquistare dal sapore inconfondibile del tartufo bianco pregiato.



