Transumanza: Eredità Culturale, Tradizione e Innovazione.

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Dalla necessità ancestrale alla celebrazione contemporanea: la transumanza, un’eredità culturale che si evolve.La transumanza, più che un semplice spostamento di bestiame, rappresenta un legame profondo tra l’uomo e la terra, un rito di passaggio segnato dalle stagioni e dal ritmo della vita montana. Originariamente una strategia di sopravvivenza per garantire il pascolo del bestiame in aree diverse a seconda delle condizioni climatiche, questa usanza contadina si è trasformata nel corso dei secoli in una festa di comunità, un’occasione per celebrare la biodiversità, la ricchezza del territorio e l’importanza delle tradizioni gastronomiche locali. Oggi, la transumanza supera i confini delle valli alpine, conquistando un pubblico sempre più ampio e diversificato, animato da una crescente consapevolezza del valore del patrimonio culturale immateriale. In Alto Adige, come in altre regioni montane italiane, la discesa dei bovini dagli alpeggi a fine estate non è più un evento riservato alle comunità locali, bensì una vetrina di eccellenze agroalimentari e di un modello di sviluppo sostenibile che coniuga la salvaguardia delle tradizioni con l’innovazione.Un esempio emblematico è il “Barthlmastag”, la festa d’alpeggio di San Bartolomeo, che si celebra ogni anno sul Corno del Renon, in provincia di Bolzano. Questa festa, intrisa di storia e significato, commemora la fine del periodo trascorso dai “Saltner”, i pastori del Renon, e delle loro mandrie in alta montagna. L’evento culmina con una spettacolare parata di bovini, adornati con corone artistiche realizzate con fiori freschi, un gesto di rispetto e celebrazione della loro preziosa funzione. A Tre Vie, il luogo di arrivo della transumanza, la festa si trasforma in un vero e proprio mercatino di prodotti tipici, con musica tradizionale, degustazioni di formaggi artigianali e piatti della cucina locale, offrendo un’esperienza sensoriale completa.Annemarie Kaser, direttrice della Federazione Latterie Alto Adige, sottolinea come la transumanza, un tempo pratica essenziale, si sia evoluta in un ponte che unisce uomini, animali e territorio, promuovendo un legame profondo e duraturo. Questo cambiamento di prospettiva è supportato anche da iniziative come il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso dal settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e realizzato da Confcooperative, con il cofinanziamento della Commissione Europea. Il progetto mira a valorizzare la filiera lattiero-casearia europea, incentivando la conoscenza e l’apprezzamento dei prodotti locali, e a promuovere modelli di produzione sostenibili e rispettosi dell’ambiente.La transumanza, quindi, non è solo un evento folkloristico, ma un simbolo di un’economia montana resiliente, basata sulla valorizzazione delle risorse naturali, sulla tutela delle tradizioni e sulla promozione di un turismo consapevole e rispettoso del territorio. Essa incarna un modello di sviluppo che coniuga la salvaguardia del patrimonio culturale con la creazione di opportunità economiche, rafforzando l’identità delle comunità locali e promuovendo un’immagine positiva dell’Alto Adige nel mondo.

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