Il panorama vitivinicolo italiano celebra un traguardo significativo con il riconoscimento ufficiale del Cirò Classico.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf) ha comunicato che la Commissione Europea ha concesso una protezione di pregio al vino calabrese, attribuendo la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e approvandone l’inserimento nel registro europeo come Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Questa designazione non è un mero atto burocratico, ma il coronamento di un lungo percorso volto a salvaguardare un’identità terriera e un’arte enologica profondamente radicate nel territorio.
Il Cirò Classico, con la sua storia secolare e la sua peculiare espressione organolettica, incarna un patrimonio culturale e agronomico che necessita di tutela.
L’IGP, a differenza di altre denominazioni meno stringenti, garantisce un controllo rigoroso su ogni fase di produzione, dalla coltivazione delle uve alla vinificazione, assicurando al consumatore un prodotto autentico e fedele alle caratteristiche tradizionali.
L’importanza di questo riconoscimento va ben oltre l’ambito economico.
Il Cirò Classico, situato in una regione spesso marginalizzata e con sfide socio-economiche significative, acquisisce un nuovo valore aggiunto, contribuendo a promuovere il turismo enogastronomico e a sostenere l’occupazione locale.
La denominazione, con la sua specifica tipologia di uve e le sue regole di produzione, è espressione di un microclima unico, di una composizione del suolo particolare e di una sapienza contadina tramandata di generazione in generazione.
L’approvazione da parte dell’Unione Europea sigilla, inoltre, il lavoro incessante di produttori, consorzi e istituzioni che hanno perseguito con determinazione questo obiettivo.
Si tratta di un investimento nel futuro del vino calabrese, un segnale di riconoscimento per un territorio che custodisce tesori nascosti e un’eccellenza capace di competere sui mercati internazionali.
Il Cirò Classico IGP non è solo un vino, ma un simbolo dell’impegno per la qualità, la sostenibilità e la valorizzazione del patrimonio italiano.
Rappresenta un’opportunità per rafforzare l’immagine della Calabria e per promuovere un’agricoltura consapevole e rispettosa dell’ambiente, capace di coniugare tradizione e innovazione.