Cilento a Ottobre: 12 Spiagge Bandiera Blu e Risotto Mare Blu

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Il Cilento, scrigno di biodiversità e patrimonio UNESCO, celebra un nuovo trionfo: dodici spiagge del territorio, tra cui quelle di Montecorice, si fregiano con la Bandiera Blu 2025, prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education (FEE). Questo attestato, simbolo di eccellenza ambientale e gestione responsabile, conferma l’impegno del Cilento verso la tutela del mare, la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile.Agnone, Capitello, San Nicola e Case del Conte/Baia Arena, un microcosmo di bellezza costiera, incarnano questa filosofia di sviluppo. Per festeggiare questo importante traguardo, lo chef Lorenzo Avitabile, direttore artistico della Taverna di Mare ad Agnone Cilento, ha concepito un’inedita creazione gastronomica: il risotto Mare Blu. Più che un semplice piatto, è una dichiarazione d’amore al Cilento, un omaggio sensoriale che racchiude l’essenza del mare locale. Il riso Carnaroli, avvolto in un abbraccio di gambero rosso, totano, frutti di mare e seppie, viene delicatamente insaporito da un tocco cromatico naturale, evocando le sfumature dell’acqua cristallina.“Il risotto Mare Blu è un inno alla ricchezza che ci circonda – afferma lo chef Avitabile – Un modo per esprimere la gratitudine verso un mare generoso, che ci offre un pescato autentico e paesaggi mozzafiato. La Bandiera Blu non è solo un marchio, ma un patto di responsabilità tra uomo e ambiente.”La cucina della Taverna di Mare, fedele alla tradizione cilentana, si concentra sulla freschezza del pescato del giorno e sull’utilizzo di ingredienti a chilometro zero. Alici, gamberi, seppie, tonno e pesce spada, protagonisti indiscussi, si trasformano in piatti semplici ma profondamente identitari, espressione di un legame ancestrale con il territorio.Originario di Pompei, dove gestisce il ristorante Taverna49, lo chef Avitabile condivide la direzione della Taverna di Mare con Giovanni Cestra, creando un ponte tra le due anime gastronomiche del Cilento e del Vesuvio. L’influenza partenopea si manifesta in reinterpretazioni creative come gli gnocchi al nero di seppia con cozze e tarallo sbriciolato, o i fusilli cilentani con pesce spada e melanzane, elementi che uniscono due territori accomunati da una cultura millenaria.L’attenzione alla provenienza degli ingredienti è maniacale: le zucchine e i fiori di zucca provengono dalle coltivazioni di Paestum, il pane e i dolci sono realizzati con prodotti locali, sigillando un rapporto di fiducia con i produttori del territorio.La Bandiera Blu, nata nel 1987, non è solo un riconoscimento ma un percorso di miglioramento continuo, guidato da criteri ambientali e gestionali sempre più rigorosi, con l’aggiunta recente di parametri che ne garantiscono l’accessibilità a tutti. Il Cilento, con le sue dodici spiagge insignite, dimostra che la sostenibilità può essere un motore di crescita economica e sociale, un investimento per il futuro.“Cucinare con i prodotti del nostro territorio, a chilometro zero, in un ambiente che rispetta e valorizza la natura: questo è il nostro orgoglio cilentano,” conclude lo chef Avitabile, guardando al mare con la consapevolezza di custodire un tesoro prezioso, un equilibrio delicato tra uomo e natura che merita di essere preservato.

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