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venerdì 5 Dicembre 2025

Sagra di Vitulano: successo, sviluppo e futuro sostenibile

La trentaduesima edizione della Sagra della Castagna e del Pecorino Vitulanese si è conclusa con un bilancio che trascende la semplice celebrazione di prodotti tipici, configurandosi come un vero e proprio motore di sviluppo socio-economico per l’intera vallata sannita.

L’evento, orchestrato dalla Pro Loco Camposauro in sinergia con l’amministrazione comunale e una rete di associazioni locali, ha superato le aspettative, attirando un flusso di visitatori stimato tra i 25.000 e i 30.000, provenienti da regioni vicine come Toscana, Puglia e Calabria, oltre che dalla Campania, testimoniando l’attrattiva crescente di Vitulano e del suo territorio.

Il sindaco Raffaele Scarinzi ha delineato la visione alla base della manifestazione, che non si limita alla promozione di castagne e pecorino, ma mira a valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico dell’intera area.
L’obiettivo è creare un’esperienza sensoriale completa, un “microcosmo di sensazioni” che abbraccia l’accoglienza, la gastronomia di qualità e la scoperta di un ambiente montano autentico e suggestivo.

Maurizio De Filippo, presidente della Pro Loco Camposauro, ha riaffermato questo approccio, sottolineando l’importanza di far conoscere le ricchezze nascoste di Vitulano: i casali storici, le chiese antiche, le bellezze dell’area montana di Camposauro, offrendo un quadro completo dell’identità locale.

La varietà di castagne “enzeta” è solo un tassello di questa narrazione, un simbolo di un’eccellenza che si radica in un contesto di rara bellezza.
L’iniziativa ha generato anche segnali di identità distintiva, come l’annuncio del brevetto del logo “Vitulangeles” e la realizzazione di una maglietta ideata da Elena Dragagna, elementi che contribuiscono a rafforzare il senso di appartenenza e l’orgoglio locale.

Il convegno sulla castanicoltura innovativa, coordinato dall’agronomo Sebastian Limata, ha rappresentato un momento cruciale, focalizzandosi sul potenziale economico e sociale di questa coltura per le aree interne.

Limata ha evidenziato come il prezzo di mercato delle castagne possa generare un reddito significativo per gli agricoltori, stimato in almeno 7.000 euro all’anno per ettaro.

Considerando i quasi 400 ettari di castagno da legno, attualmente improduttivi e abbandonati nel Comune di Vitulano, si stima un potenziale di guadagno superiore ai due milioni e mezzo di euro, una cifra capace di invertire la tendenza all’emigrazione e di rivitalizzare l’economia locale, attraverso proposte innovative come il comodato d’uso gratuito demaniale.
L’agronomo ha inoltre sottolineato la sostenibilità ambientale della castanicoltura, un aspetto sempre più rilevante nell’era della consapevolezza ecologica, evidenziando l’assenza di necessità di trattamenti fitosanitari e l’indifferenza nei confronti delle microplastiche, fattori che ne fanno una coltura virtuosa e in linea con i principi di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente.
La Sagra, quindi, si rivela non solo una festa popolare, ma un vero e proprio progetto di sviluppo territoriale sostenibile, capace di coniugare tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente.

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