La Fontina, più che un formaggio, incarna l’anima e l’identità della Valle d’Aosta, agendo come un potente motore di sviluppo per l’intera filiera agroalimentare regionale.
Questa constatazione è stata ribadita durante la presentazione del Concorso Modon d’Or, un’iniziativa prestigiosa che premia le migliori Fontine Dop prodotte in alpeggio, edizione 2025.
Il presidente della Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, Roberto Sapia, ha evidenziato un aumento significativo delle candidature di produttori desiderosi di far conoscere le proprie creazioni, a testimonianza del crescente valore attribuito a questa eccellenza.
Il Modon d’Or non è solo una competizione culinaria, ma un vero e proprio veicolo di promozione del territorio e delle sue tradizioni.
A partire dall’8 dicembre, le forme di Fontina premiate saranno disponibili per l’acquisto presso una rete di esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, facilmente individuabili tramite l’elenco consultabile online (https://www.regione.
vda.it/agricoltura/manifestazioni/Manifestazioni-2025/concorso_modon_d_or_2025_i.
aspx).
L’espansione della rete di negozi, hotel e ristoranti che scelgono di partecipare al progetto Modon d’Or riflette una crescente maturità della filiera commerciale e turistica valdostana, che riconosce l’importanza cruciale delle eccellenze regionali.
Questa adesione dimostra che la qualità non è più solamente un fattore di preferenza da parte dei consumatori, ma un elemento strategico richiesto dagli operatori che interagiscono quotidianamente con il pubblico.
La Chambre valdôtaine, in questo contesto, si impegna a rafforzare il proprio ruolo di supporto alle imprese, investendo in attività di comunicazione mirate e fornendo strumenti concreti per promuovere la Fontina d’alpeggio.
L’obiettivo è accompagnare produttori, commercianti e ristoratori in un percorso condiviso, valorizzando non solo le qualità organolettiche del formaggio, ma anche il suo significato culturale e sociale.
La scelta di offrire la Fontina d’alpeggio rappresenta quindi un atto di identità, un gesto di tutela del paesaggio montano e un investimento a favore dell’economia locale, contribuendo a preservare la ricchezza del patrimonio agroalimentare valdostano e a rafforzare il suo legame con il territorio.
Si tratta di un’economia circolare che genera opportunità e salvaguarda la tradizione artigianale, contribuendo a rendere la Valle d’Aosta una destinazione sempre più attrattiva e autentica.



