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venerdì 5 Dicembre 2025

Vulture e Conegliano Valdobbiadene, Città del Vino 2026-2027

Nel panorama vitivinicolo italiano, due territori distinti e ricchi di storia si preparano ad accogliere un prestigioso riconoscimento: Vulture, cuore pulsante della Basilicata, e Conegliano Valdobbiadene, gioiello del Veneto.

A partire dal 2026, questi due luoghi saranno insigniti del titolo di “Città Italiana del Vino” per il biennio 2026-2027, un’investitura promossa dall’Associazione Nazionale Città del Vino, un’organizzazione che affonda le sue radici nella valorizzazione delle comunità legate alla viticoltura, riunendo una rete di oltre 500 comuni.

L’iniziativa, nata nel 2021, si configura come un progetto integrato che mira a costruire un’esperienza enoturistica e culturale profonda, capace di abbracciare le molteplici sfaccettature del vino: dalla produzione agricola alla sua evoluzione in prodotto gastronomico, fino all’influenza che esercita sull’identità culturale e socioeconomica dei territori.
Non si tratta semplicemente di celebrare un vino, ma di interpretare il ruolo vitale che la vite e il vino svolgono nel modellare il paesaggio, preservare il patrimonio storico e immateriale e stimolare lo sviluppo locale.
La decisione di associare Vulture e Conegliano Valdobbiadene riflette un’apprezzamento per la qualità intrinseca dei progetti presentati e l’ambizione di promuovere una sperimentazione innovativa.

Il confronto e lo scambio di conoscenze tra due realtà geograficamente distanti, ma accomunate da una profonda passione per il vino, si preannunciano un motore di crescita reciproca.

Questo gemellaggio, un vero e proprio ponte tra Sud e Nord, aprirà la strada a eventi congiunti e iniziative condivise, favorendo la contaminazione culturale e l’arricchimento delle filiere vinicole.

La candidatura di Vulture, sostenuta da una coalizione di quattordici comuni legati indissolubilmente all’Aglianico del Vulture, testimonia la forza di una comunità unita nella difesa e promozione del proprio vino simbolo.
Analogamente, a Conegliano Valdobbiadene, il progetto è il frutto di un lavoro sinergico tra quattordici comuni, orgogliosi di custodire il segreto del Prosecco Superiore DOCG.

Il titolo, precedentemente detenuto dai Castelli Romani, sarà dunque affidato a questi due territori, che si apprestano a raccogliere l’eredità e a costruire un futuro condiviso, incarnando l’eccellenza e la passione che contraddistinguono il mondo del vino italiano.
L’evento si configura come un’opportunità unica per celebrare la diversità e la ricchezza del patrimonio vitivinicolo nazionale, proiettando il vino italiano verso nuove prospettive di crescita e valorizzazione.

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