L’Amarone della Valpolicella Classico Riserva Cima Caponiera 2018, espressione emblematica della cantina veronese Cà Rugate di Montecchia di Crosara, si è distinto al Concours Mondial de Bruxelles 2025, conquistando una Gran Medaglia d’oro e il prestigioso Premio Speciale Rivelazione Italiana. Un traguardo che celebra non solo l’eccellenza vinicola, ma anche un approccio vitivinicolo profondamente radicato nel territorio e nell’etica aziendale.Il Concours Mondial de Bruxelles, giunto alla sua 32ª edizione, rappresenta un palcoscenico globale per i vini provenienti da tutto il mondo. La vittoria di Cà Rugate si inserisce in un contesto internazionale ricco di diversità, dove realtà vinicole consolidate come Germania, Ungheria e Slovenia si affiancano a paesi emergenti come Kazakistan, Mauritius, Bolivia, Messico e Turchia, testimoniando l’evoluzione del panorama vitivinicolo globale. Il fatto che l’Amarone Cima Caponiera si sia distinto tra le quindici medaglie d’oro assegnate ai vini italiani ne sottolinea ulteriormente l’unicità e la qualità intrinseca.Michele Tessari, enologo e titolare di Cà Rugate, evidenzia come il riconoscimento di Rivelazione Italiana 2025 conferisca al vino un valore aggiunto, un sigillo di originalità e innovazione che lo eleva al di sopra della concorrenza. Questa denominazione non è frutto del caso, bensì il risultato di una filosofia aziendale che abbraccia l’agricoltura biologica e una viticoltura eroica.Il Cima Caponiera Riserva 2018 nasce da vigne coltivate a mano su terrazzamenti ripidi, con pendenze superiori al 35%. Questa sfida topografica, che richiede un impegno fisico straordinario, si traduce in un vino di profonda complessità e carattere. La viticoltura eroica, per sua natura, è intrinsecamente sostenibile, poiché impone un rapporto di profonda armonia con l’ambiente e una gestione attenta delle risorse. La filosofia di Cà Rugate si fonda su una visione aziendale contemporanea, profondamente ancorata alla tradizione. Quattro generazioni di viticoltori hanno tramandato valori e tecniche che oggi si concretano in un vino che esprime la ricchezza del territorio Valpolicellese. Non si tratta solo di produrre un vino eccellente, ma di preservare un patrimonio culturale e ambientale, valorizzando il lavoro umano e la biodiversità. L’Amarone Cima Caponiera 2018, dunque, incarna un modello di viticoltura sostenibile, di qualità e di profonda connessione con il territorio, un’eredità preziosa da custodire e promuovere.