Dalla maestosità delle Alpi svizzere giunge un’esperienza che trascende la semplice degustazione: un viaggio sensoriale alla scoperta delle origini autentiche dei formaggi elvetici.
Un ciclo di eventi itineranti, concepito come un racconto immersivo, solleva il velo sulla filosofia “made in nature” che permea la produzione casearia alpina.
Non si tratta di un mero tour promozionale, bensì di un’immersione profonda nel cuore pulsante della vita montana.
Attraverso laboratori di foraging, guidati da esperti conoscitori della flora alpina, i partecipanti imparano a riconoscere e apprezzare le erbe spontanee, veri e propri ingredienti segreti che conferiscono ai formaggi il loro sapore unico e complesso.
Degustazioni guidate, condotte da maestri casari, svelano le sfumature aromatiche e le diverse interpretazioni di questa tradizione secolare.
E incontri con gli apicoltori locali permettono di comprendere l’importanza del miele e dell’apicoltura nella biodiversità alpina, un ecosistema intrinsecamente legato alla produzione casearia.
Il racconto si snoda attorno alla libertà di movimento delle mucche da latte, che pascolano allo stato brado per almeno 230 giorni all’anno.
Questo metodo di allevamento non è solo una pratica tradizionale, ma una scelta etica che garantisce il benessere animale e la qualità del latte.
La dieta, basata su un’incredibile varietà di oltre 500 erbe spontanee – trifoglio, pratolina, dente di leone, fiordalino e molte altre – è il segreto che conferisce ai formaggi svizzeri un profilo aromatico inimitabile, un’identità territoriale inconfondibile.
L’iniziativa vuole riaffermare un legame profondo tra uomo, natura e territorio, un’eredità culturale che si tramanda di generazione in generazione.
Il formaggio diventa, così, un veicolo per narrare la storia di una terra, delle sue tradizioni, del suo impegno per la sostenibilità.
È un invito a riscoprire il valore del “made in nature”, un concetto che va ben oltre l’etichetta di un prodotto: è uno stile di vita, un modo di concepire il cibo e il suo impatto sul mondo.
La malga, con i suoi profumi e i suoi sapori, diventa il cuore di questa narrazione, un simbolo di autenticità e di connessione con la natura.



