Il centenario di Pasqua Vini si rivela un’occasione strategica per un investimento mirato: l’isola di Pantelleria.
Non si tratta di una mera operazione di marketing, ma di un impegno concreto nel sostenere un patrimonio vitivinicolo di inestimabile valore, affiancando l’imprenditrice Carole Bouquet in un progetto che ambisce a ridare voce e dignità a questa gemma vulcanica del Mediterraneo.
La cantina veronese, in una dichiarazione ufficiale, sottolinea l’urgenza di preservare un sapere enologico profondamente radicato e, al contempo, estremamente vulnerabile.
L’isola, emergente da un passato geologico tumultuoso, custodisce una tradizione viticola unica al mondo, incarnata nella caratteristica coltivazione ad alberello pantesco.
Questa tecnica, frutto di secoli di adattamento all’ambiente aspro e ventoso, è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, un sigillo che ne attesta l’importanza culturale e l’unicità.
Ma questa dichiarazione, pur essendo un motivo di orgoglio, non può celare la realtà di una viticoltura eroica, gravata da sfide economiche e sociali che la rendono sempre più precaria.
Il paesaggio pantesco, con i suoi vigneti terrazzati che si aggrappano alle pendici vulcaniche, è un esempio di resilienza e ingegno umano.
Tuttavia, questa resilienza è messa a dura prova da un declino preoccupante della produzione.
Dati storici rivelano un crollo drammatico: negli anni Settanta, Pantelleria produceva circa 450.000 quintali di uva, mentre nei primi anni del nuovo millennio questa quantità si è drasticamente ridotta a soli 28.000 quintali.
Questa contrazione non è solo una questione numerica, ma riflette un abbandono progressivo, una perdita di competenze e una crescente difficoltà per i viticoltori locali a sostenere le proprie attività.
L’intervento di Pasqua Vini non si limita a un supporto economico, ma mira a riqualificare l’immagine e il valore del vino pantesco, promuovendone la biodiversità e la sostenibilità.
Si tratta di un progetto a lungo termine, che coinvolge la comunità locale e che punta a valorizzare le peculiarità del territorio, preservandone l’identità culturale e promuovendone lo sviluppo economico.
L’obiettivo è quello di restituire a Pantelleria il ruolo di protagonista nel panorama vitivinicolo internazionale, rafforzando la sua vocazione unica e garantendo un futuro alle generazioni di viticoltori che hanno tramandato questo sapere prezioso.
La sfida è ardua, ma la visione è chiara: restituire dignità e prosperità a un’isola che incarna la forza e la bellezza del Mediterraneo.



