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venerdì 5 Dicembre 2025

Guida Sushi Gambero Rosso: Milano e Roma, città del sushi e del sake.

La terza edizione della Guida Sushi del Gambero Rosso, presentata a Roma, traccia un affresco vibrante e in continua evoluzione del panorama gastronomico giapponese in Italia.

Con 230 indirizzi selezionati, un incremento significativo rispetto all’anno precedente, la guida celebra un settore in piena fioritura, un ecosistema culinario che si consolida e si arricchisce di nuove espressioni.
Milano si conferma capitale indiscussa del sushi, un polo di eccellenza riconosciuto a livello nazionale, mentre condivide con Roma il titolo di città più attenta alla valorizzazione del sake, una bevanda tradizionale che sta conquistando il palato italiano con la sua complessità e raffinatezza.

Napoli, con il suo dinamismo e la sua capacità di reinterpretare le tradizioni, si distingue come “Novità dell’Anno”, un riconoscimento che testimonia la sua vivacità e il suo contributo originale al mondo del Japan Food.

L’eccellenza si quantifica nel numero dei premi “Tre Bacchette”, il massimo riconoscimento assegnato, che quest’anno conta ben 42 esercizi, undici dei quali nuovi ingressi.
Questo dato riflette un impegno costante verso la qualità e l’innovazione, un desiderio di superare gli standard e di offrire esperienze gastronomiche indimenticabili.
La guida non si limita a premiare i ristoranti di alta cucina, ma dedica attenzione crescente a realtà emergenti, con quattro Premi Speciali che ne esaltano le peculiarità: dal ristorante Ruri Kaiseki a Napoli, acclamato per la sua capacità di fondere tradizione e creatività, alle insegne che si distinguono per la valorizzazione del sake (Iyo Omakase a Milano ed Enosake a Roma), l’eccellenza nella carta dei vini (Uni Restaurant a Cervia) e la maestria nella mixology (Sentaku Izakaya a Bologna).

Un elemento di novità significativa è rappresentato dall’appendice dedicata a take away, botteghe specializzate e izakaya, spazi che incarnano un approccio più informale e autentico alla cultura gastronomica giapponese.

Questo ampliamento testimonia una crescente domanda di esperienze diverse, che superano i confini della ristorazione tradizionale.

Pina Sozio, curatrice della guida, sottolinea un elemento di continuità e affinità tra la cucina italiana e quella giapponese: un profondo rispetto per la materia prima, un’attenzione maniacale alla qualità degli ingredienti e una ricerca incessante per esaltarne le caratteristiche intrinseche.

Questa filosofia comune si traduce in piatti equilibrati, armoniosi e ricchi di significato, che celebrano la ricchezza e la diversità dei prodotti del territorio.

Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile de Gambero Rosso, osserva con acume come la cucina giapponese in Italia abbia raggiunto un livello di sofisticazione e complessità inaspettato solo pochi anni fa.

L’evoluzione è evidente nella maestria delle tecniche di cottura, nella cura nella selezione degli ingredienti e nella capacità di interpretare e reinterpretare le tradizioni.

L’osservazione si completa con l’emergere di contaminazioni sempre più interessanti, sia a livello di sapori che di modelli di ristorazione, che arricchiscono il panorama gastronomico italiano e lo rendono unico al mondo.
Il boom degli omakase, l’ascesa dei locali di fine dining e la proliferazione degli izakaya sono segnali inequivocabili di una passione sempre più radicata e di un interesse in costante crescita.

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