La terza edizione della Guida Sushi del Gambero Rosso, presentata a Roma, traccia un quadro vibrante e in evoluzione del panorama gastronomico giapponese in Italia, rivelando un’incredibile maturità e una sorprendente capacità di innovazione.
Quest’anno, la guida recensisce 230 indirizzi, un numero significativo in crescita rispetto all’edizione precedente, e premia con le prestigiose Tre Bacchette ben 42 esercizi, testimoniando un’eccellenza sempre più diffusa e ricercata.
Milano e Roma si confermano poli di eccellenza, dominando le classifiche per la valorizzazione del sushi e del sake, rispettivamente.
Tuttavia, è Napoli ad aggiudicarsi il titolo di Novità dell’Anno, un riconoscimento che sottolinea l’emergere di nuove e promettenti realtà culinarie nel sud Italia.
La Guida Sushi del Gambero Rosso non è solo una selezione di ristoranti, ma un vero e proprio osservatorio sul cambiamento delle abitudini alimentari e sulle nuove tendenze nel mondo del Japan food.
L’aggiunta di una sezione dedicata a take away, botteghe specializzate e izakaya riflette l’evoluzione del consumatore, alla ricerca di esperienze autentiche e informali, capaci di coniugare qualità e accessibilità.
Gli izakaya, in particolare, stanno vivendo un vero e proprio boom, offrendo un’atmosfera conviviale e un’ampia scelta di piatti tradizionali, perfetti per un aperitivo o una cena tra amici.
Pina Sozio, curatrice della guida, individua un elemento comune che lega la cucina italiana e quella giapponese: un profondo rispetto per la materia prima, un’attenzione scrupolosa alla stagionalità e un desiderio costante di esaltarne le caratteristiche intrinseche.
Questa filosofia, unita alla creatività e alla passione dei cuochi italiani, ha portato a risultati sorprendenti, come dimostrano le sempre più sofisticate interpretazioni dell’omakase e la diffusione di locali di fine dining all’avanguardia.
Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile de Gambero Rosso, evidenzia come la cucina giapponese in Italia abbia raggiunto un livello di complessità e raffinatezza impensabili solo pochi anni fa.
Si assiste a contaminazioni interessanti, non solo a livello di sapori, ma anche nei modelli di ristorazione, con un’apertura verso nuove sperimentazioni e un’attenzione particolare alla presentazione dei piatti.
La valorizzazione del sake, con un numero crescente di esperti e sommelier dedicati, e l’esplosione della mixology orientale, con cocktail originali e ricercati, completano il quadro di un settore gastronomico in continua crescita e sempre più apprezzato.
La passione e la dedizione di professionisti e appassionati stanno contribuendo a plasmare un futuro brillante per la cucina giapponese in Italia.



