Il primo semestre del 2025 rivela un dinamismo inatteso nel panorama dei consumi alimentari italiani, con una ripresa significativa che si radica nella riscoperta dei pilastri della dieta mediterranea.
Lungi dall’essere un mero ritorno alla tradizione, questa tendenza indica un profondo cambiamento nelle priorità dei consumatori, guidati da una rinnovata sensibilità verso la qualità, la salubrità e la sostenibilità.
I dati Ismea, analizzando i flussi di acquisto tra gennaio e giugno, dipingono un quadro di un mercato interno resiliente e proiettato verso una crescita solida.
La crescita complessiva della spesa alimentare, stimata in un aumento generalizzato, è trainata da un incremento dei volumi acquistati di prodotti freschi, veri e propri simboli di una cucina autentica e legata al territorio.
In particolare, si segnalano performance eccezionali per gli ortaggi freschi (+4,9%), alimenti versatili e ricchi di nutrienti, le uova (+7,5%), fonte primaria di proteine di alta qualità, il pesce fresco (+3,7%), un ritorno a una dieta più equilibrata e alla riscoperta dei sapori del mare, i formaggi freschi (+5,3%), espressione della diversità casearia italiana e del legame con le tradizioni locali, e il pane (+4,9%), simbolo di convivialità e di un’alimentazione più semplice e genuina.
Questa ripresa non è uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il Sud Italia si distingue per una crescita più vigorosa (+6,9%), riflettendo forse un maggiore attaccamento alle tradizioni alimentari e una maggiore sensibilità al rapporto qualità-prezzo.
Segue il Centro (+5,2%), con una spesa in crescita sostenuta.
Il Nord-Ovest (+5%) e il Nord-Est (+3,5%) mostrano una crescita più moderata, ma comunque positiva, indicando una generale ripresa dell’ottimismo dei consumatori.
Il supermercato consolida la sua posizione di canale di riferimento, con una quota di mercato pari al 41% e un incremento del 6,1%, beneficiando della sua capacità di offrire una vasta gamma di prodotti e servizi.
Discount e ipermercati continuano a competere, sfruttando la loro offerta di prezzi competitivi.
Un’accelerazione significativa si registra nel secondo trimestre dell’anno, suggerendo un rafforzamento progressivo della fiducia dei consumatori.
Questa tendenza non è semplicemente un ritorno al passato; è una nuova interpretazione della dieta mediterranea, filtrata attraverso le lenti della consapevolezza ambientale e della ricerca del benessere.
I consumatori non cercano più solo il sapore; cercano la storia, l’origine, la tracciabilità.
La crescente attenzione alla sostenibilità si riflette nella preferenza per prodotti locali, a km zero, coltivati in modo responsabile e che rispettino l’ambiente.
Si assiste a una maggiore propensione all’acquisto di prodotti biologici e a una minore tolleranza verso gli sprechi alimentari.
In definitiva, il primo semestre del 2025 segna una svolta nel rapporto degli italiani con il cibo, un ritorno alla semplicità, alla genuinità e alla consapevolezza, con una dieta mediterranea che si rinnova per rispondere alle sfide del futuro.



