Nel cuore pulsante della Calabria, dove il massiccio dell’Aspromonte erige la sua imponente barriera naturale tra le coste tirrenica e ionica, nasce e si consolida un’eccellenza casearia: i caprini d’Aspromonte, insigniti del prestigioso marchio del Presidio Slow Food.
Questa denominazione non è solo un riconoscimento di qualità, ma un atto di salvaguardia di un intero ecosistema montano, un tesoro di biodiversità e cultura agroalimentare che rischiava l’oblio.
Il progetto, parte integrante del più ampio “Presìdi la Calabria”, ambisce a restituire valore a territori marginali, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che coniuga tradizione, innovazione e tutela ambientale.
Sei Presìdi e dieci prodotti segnalati sull’Arca del Gusto testimoniano l’impegno a preservare l’identità gastronomica calabrese.
La capra d’Aspromonte rappresenta un elemento cruciale di questo patrimonio.
Si tratta di una razza autoctona, robusta e resiliente, perfettamente adattata alle condizioni ambientali impervie del massiccio, dove la scarsità di risorse naturali ha plasmato la sua fisiologia e il suo carattere.
La sua iscrizione al registro delle razze autoctone è un atto formale che sancisce il suo valore genetico, ma sottolinea anche la sua vulnerabilità, data la crescente pressione esercitata da razze più produttive.
La produzione di latte è modesta, circa un litro al giorno per animale, un dato che contrasta con la crescente richiesta di quantità elevate.
Tuttavia, questa limitazione si traduce in un latte straordinariamente ricco di proteine, vitamine e minerali, un concentrato di nutrimento derivato dalla sua dieta, basata su erbe selvatiche e arbusti che crescono spontaneamente sui pendii montani.
Questa particolare alimentazione conferisce al latte, e conseguentemente ai formaggi derivati, un sapore intenso e complesso, un’espressione autentica del territorio.
Il Presidio Slow Food, che coinvolge tre piccoli allevatori radicati nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, non si limita alla salvaguardia della razza caprina, ma abbraccia l’intera filiera produttiva, dalla cura degli animali alla trasformazione del latte.
Il risultato è una gamma diversificata di prodotti, che spaziano dalla delicata ricotta ai formaggi freschi, fino alle ricche e saporite tome, ciascuno espressione di un’abilità artigianale tramandata di generazione in generazione.
Alberto Carpino, responsabile dei Presìdi Slow Food in Calabria, sottolinea l’importanza di questo riconoscimento non solo per la qualità del prodotto, ma anche per il suo impatto sociale ed economico.
Il Presidio rappresenta un motore di sviluppo locale, capace di contrastare lo spopolamento e di offrire opportunità di lavoro in aree interne, troppo spesso abbandonate.
È un investimento nel futuro di una regione che, nonostante le sfide, conserva un’inestimabile ricchezza culturale e gastronomica, pronta a essere riscoperta e valorizzata.
La conservazione della capra d’Aspromonte, insieme alla Nicastrese, rappresenta un tassello fondamentale per la tutela di un patrimonio zootecnico unico al mondo.



