La Valle d’Aosta, territorio vocato alla viticoltura alpina, consacra un ulteriore successo nel panorama enologico nazionale grazie alla Guida Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier.
Quest’anno, il ‘Clairet’ di Ottin emerge come vero e proprio apogeo qualitativo, raggiungendo l’eccellenza con un punteggio di 95/100 e ponendosi come pietra miliare tra le oltre 20.000 etichette recensite.
Il riconoscimento, collocato nella prestigiosa categoria “Grandi Vini”, non si limita a premiare le caratteristiche organolettiche del Clairet, ma ne celebra anche l’affermazione come vino simbolo di un territorio e di una tradizione.
Ma il trionfo valdostano non si esaurisce qui.
L’edizione 2024 della Guida Vitae riserva onori anche ad altre denominazioni, mettendo in luce la diversità e la ricchezza del patrimonio vinicolo regionale.
Il ‘Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de la Salle pas dosé Pavese XXXVI 2020’ di Ermes Pavese, con il suo punteggio di 94, conquista la vetta nella sezione “Migliori Vini di Territorio”, testimoniando la maestria nel valorizzare le peculiarità di un microclima e di un terroir unici, caratterizzati da altitudini elevate e terreni ghiaiosi.
L’etichetta ‘Ad Completorium’ di La Plantze (91 punti), si distingue come “Vino Rivelazione”, indicando un potenziale emergente e un approccio innovativo nella vinificazione.
Infine, il ‘Valle d’Aosta Vuillermin 2023’ dell’Institut Agricole Régional ottiene il riconoscimento per il miglior rapporto qualità/prezzo (92 punti), dimostrando come l’eccellenza possa essere accessibile e apprezzabile anche per un pubblico più ampio.
L’elenco dei vini premiati si arricchisce con ulteriori 19 etichette che hanno conseguito le “Quattro Viti”, la massima valutazione attribuibile dalla guida, evidenziando una crescita costante e una sempre maggiore visibilità della viticoltura valdostana a livello nazionale e internazionale.
Come sottolinea Alberto Levi, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Valle d’Aosta, la Guida Vitae rappresenta un punto di riferimento fondamentale, frutto di un lavoro intenso e appassionato.
Il coinvolgimento e l’entusiasmo dei produttori locali, testimonianza di un impegno serio e duraturo, contribuiscono a consolidare la reputazione della Valle d’Aosta come regione vinicola di eccellenza.
Questo successo non è solo un riconoscimento per i singoli produttori, ma anche un investimento nel futuro del vino valdostano, un prodotto capace di raccontare la storia, la cultura e la bellezza di un territorio alpino unico al mondo.



