Di fronte a un panorama economico globale segnato da tensioni commerciali, come l’attuale contenzioso doganale statunitense che irrimediabilmente condiziona le dinamiche del mercato, e aggravato da sfide strutturali interne al settore vitivinicolo, l’urgenza non risiede nella mera richiesta di sussidi. È necessario un cambio di paradigma, un approccio strategico che stimoli investimenti mirati e precluda una brusca frenata dell’espansione verso il mercato americano. L’Unione Italiana Vini, attraverso la voce del suo segretario generale Paolo Castelletti, sottolinea la crucialità di un’azione coordinata tra istituzioni e imprese, focalizzata sulla promozione attiva e indiretta del vino italiano. Questa promozione deve essere concepita come un vero e proprio sistema di supporto ai brand, in un contesto caratterizzato da un’impennata generalizzata dei prezzi e dei costi di produzione, che erode i margini di competitività.Parallelamente all’attenzione verso il mercato americano, è imperativo non trascurare il presidio dei mercati europei e nazionali. Questi ultimi, tradizionalmente importanti, necessitano di una rinnovata strategia per contrastare le nuove dinamiche competitive e garantire una distribuzione equilibrata della produzione.L’orizzonte futuro, per l’UIV, passa ineludibilmente attraverso la diversificazione geografica e la ricerca di nuove opportunità commerciali. In questo contesto, l’approvazione del Mercosur rappresenta un’occasione strategica per aprire nuovi canali di esportazione e ridurre la dipendenza da pochi mercati chiave. L’auspicio è che il negoziato possa concludersi positivamente, permettendo di sfruttare appieno il potenziale di questo accordo.Infine, l’Unione Italiana Vini, in qualità di socio-fondatore di “Wine in Moderation”, ribadisce il suo fermo sostegno e la sua pronta collaborazione per la realizzazione di una campagna nazionale volta a promuovere un consumo responsabile di vino. Un impegno etico e sociale, sempre più rilevante, che mira a conciliare la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano con la tutela della salute pubblica. L’iniziativa si configura come un elemento imprescindibile per la sostenibilità a lungo termine del settore, contribuendo a rafforzare l’immagine del vino italiano come prodotto di eccellenza, legato a valori di qualità, tradizione e moderazione.