Friuli Orientale: Sommelier d’Élite alla Scoperta dei Vini Autoctoni

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Un’immersione sensoriale tra le colline del Friuli Orientale: si è concluso un prezioso incoming dedicato a un gruppo selezionato di sommelier di spicco, un’iniziativa promossa dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, con la sapiente guida del divulgatore enoico Francesco Saverio Russo. L’evento, più che una semplice degustazione, si è configurato come un percorso di scoperta del territorio, un laboratorio di esperienze volto a decodificare l’identità di un’area vitivinicola in continua evoluzione.Cinque professionisti, provenienti da ristoranti stellati d’Italia e palcoscenici internazionali, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con le peculiarità del Friuli Orientale. L’approccio non si è limitato all’analisi sensoriale, ma ha previsto approfondimenti sulle pratiche agronomiche, i metodi di vinificazione e la filosofia dei produttori, per cogliere la complessità di un sistema vitivinicolo radicato in una storia millenaria.I sommelier hanno focalizzato la loro attenzione sulle varietà autoctone, custodi di un patrimonio genetico unico e spesso sottovalutato. Il Pignolo, con la sua struttura tannica e la sua capacità di evolvere nel tempo, la Ribolla Gialla, un gioiello di eleganza e mineralità, il Refosco dal Peduncolo Rosso, un vino intenso e avvolgente, sono stati i protagonisti di discussioni appassionate. Particolarmente apprezzato lo Schioppettino, definito “vino contemporaneo” per la sua sorprendente capacità di esprimere freschezza e complessità, il Cabernet Franc, che emerge come alternativa valida alle espressioni più blasonate a livello globale, e il Friulano, riconosciuto come l’interprete più fedele e autentico del terroir.”Il nostro obiettivo va oltre la semplice promozione,” hanno sottolineato Matteo Bellotto e Francesco Scalettaris, consulenti per la comunicazione del Consorzio. “Vogliamo comprendere come i nostri vini vengono percepiti da questi professionisti, figure chiave nelle scelte enologiche dei ristoranti di alto livello. Il loro feedback è fondamentale per affinare la nostra strategia e valorizzare al meglio il nostro lavoro.”La platea dei sommelier era di altissimo profilo: Riccardo Polo, consulente per i migliori ristoranti stellati italiani; Lorenzo Scapecchi, titolare e sommelier del ristorante Terramira (1 stella Michelin); Lorenzo Milazzo, maître e sommelier dell’Osteria Grande; Matteo Magnapane, wine expert, sommelier e maître di sala del Cavallino Alato Osimo; Irene Annie Ravera, wine buyer e head sommelier de La Reserve Eden au Lac Zurich; e Chiara Graziani, sommelier e Floor Manager del Geranium (3 stelle Michelin), celebre ristorante di Copenaghen, recentemente insignita del titolo di Miglior Sommelier 2025 dalla guida Identità Golose. Quest’ultima, in particolare, ha colto l’eccezionale ricchezza e la versatilità dell’offerta friulana, auspicando una sempre maggiore sinergia tra produttori e professionisti per consolidare la presenza del Friuli Venezia Giulia sui mercati internazionali, promuovendo un’immagine di eccellenza e innovazione. L’evento si è concluso con la consapevolezza di aver gettato le basi per una collaborazione duratura e proficua.

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