Un’immersione multidisciplinare nel cuore della gastronomia italiana: un percorso formativo dedicato ai giornalisti, promosso dal Crea in sinergia con Arga Lazio, con l’obiettivo di fornire strumenti critici e narrativi in vista della potenziale iscrizione del patrimonio culinario italiano nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO, attesa per il 10 dicembre.
Il corso, denominato “L’Eredità del Gusto: Comunicare la Cucina Italiana all’Alba dell’UNESCO”, si propone di decostruire e ricomporre l’identità gastronomica nazionale, esaminandone le radici storiche, le implicazioni culturali, le dinamiche agroalimentari e le innovazioni scientifiche, senza trascurarne l’impatto sociale ed economico.
L’iniziativa, gratuita e con riconoscimento di tre crediti formativi da parte dell’Ordine dei giornalisti, si svolgerà a Roma, lunedì 1 dicembre, dalle 9:30 alle 13:30 presso la Biblioteca Crea, in via della Navicella.
La mattinata sarà scandita da interventi di rilievo, che vedranno protagonisti ricercatori di spicco, figure chiave del settore agroalimentare e chef rinomati.
Il programma ambisce a fornire una visione panoramica, a partire da un’analisi approfondita dell’evoluzione dell’alimentazione in Italia a partire dalla seconda metà del XIX secolo, per poi spaziare verso orizzonti più innovativi, come l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel settore culinario e la prospettiva degli chef, rappresentati dalla Federazione Italiana Cuochi.
L’approccio non si limiterà alla semplice descrizione di ricette e tecniche, ma si concentrerà sull’esplorazione dei legami intrinseci tra cibo, territorio, tradizioni, innovazione e identità culturale.
Si affronteranno tematiche come la sostenibilità alimentare, la valorizzazione dei prodotti tipici, il ruolo della gastronomia come veicolo di scambio culturale e il suo impatto sull’economia locale.
Il corso mira a fornire ai giornalisti gli strumenti necessari per comunicare la complessità e la ricchezza del patrimonio culinario italiano, andando oltre gli stereotipi e promuovendo una narrazione accurata e consapevole.
Si incoraggerà la riflessione sul futuro della cucina italiana, sulle sfide che deve affrontare e sulle opportunità che si aprono con l’era digitale.



