Il settore brassicolo italiano si configura, nel decennio 2015-2024, come un motore di crescita economica e occupazionale di rilevanza strategica per il Paese, generando un impatto positivo che si estende ben oltre la semplice produzione di una bevanda.
L’analisi condotta dall’Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, rivela un incremento del valore condiviso da 7,8 a 10,4 miliardi di euro all’anno, una variazione che evidenzia una resilienza notevole, soprattutto se contestualizzata nel quadro delle turbolenze economiche globali che hanno segnato questo periodo.
Questa performance robusta si traduce in una crescita multidimensionale: un aumento della produzione del 20,5%, un incremento dei consumi del 13,6% e, in particolare, un’impennata dell’export pari al 31%.
Questi dati posizionano la birra come un pilastro dell’agroalimentare italiano, un settore capace di competere efficacemente sui mercati internazionali.
L’impatto occupazionale è altrettanto significativo.
La filiera brassicola ha creato oltre 24.000 nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati da circa 88.000 a 112.000 unità.
Un indicatore chiave è l’effetto moltiplicatore: ogni posizione lavorativa diretta nella produzione di birra genera, a sua volta, 31 posti di lavoro lungo l’intera filiera, sottolineando la complessa rete di interdipendenze che caratterizza il settore.
La birra, in questo senso, contribuisce in modo tangibile allo 0,42% dell’occupazione nazionale, un dato che riflette la sua importanza per l’economia italiana.
Parallelamente alla creazione di posti di lavoro, si osserva un miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori.
I salari lordi erogati lungo la filiera sono passati da meno di 2 miliardi di euro nel 2015 a 3,2 miliardi nel 2024, rappresentando l’1,8% del totale dei salari nell’industria manifatturiera.
Questo incremento testimonia un’attenzione crescente alla valorizzazione del capitale umano all’interno del settore.
L’evoluzione del consumo di birra in Italia non si limita a una questione meramente economica, ma assume una valenza culturale e sociale più ampia.
La birra è diventata un simbolo di convivialità, di condivisione di momenti e di celebrazione della tradizione gastronomica italiana.
L’impegno di Fondazione Birra Moretti, in questi dieci anni, si è focalizzato sulla promozione di una cultura del consumo consapevole e responsabile, sottolineando l’importanza di abbinare la birra a un’alimentazione equilibrata e di promuovere un consumo moderato.
Questa visione, lungimirante, riconosce che la sostenibilità del settore dipende non solo dalla sua performance economica, ma anche dalla sua capacità di contribuire al benessere sociale e culturale del Paese.
Il valore condiviso non si misura solo in termini monetari, ma anche in termini di promozione di uno stile di vita sano e di una cultura del gusto autentica.



