Eccellenze sarde a tavola e in cantina: un trionfo di territori e passioniLa gastronomia e l’enologia sarda brillano con una luce sempre più intensa, consacrate dalle prestigiose guide “I 1000 ristoranti d’Italia” e “I 1000 vini d’Italia”.
Fradis Minoris, incastonato nella suggestiva cornice della Laguna di Nora, si erge a vertice della ristorazione isolana, conquistando il massimo riconoscimento dei 3 Cappelli e la Stella Verde per la sostenibilità – un sigillo di approvazione che lo rende l’unico ristorante sardo a veder coronata la propria dedizione all’eccellenza e alla responsabilità ambientale.
“Questo successo è il frutto di un lavoro di squadra appassionato,” sottolinea lo chef Francesco Stara, interprete di una cucina che celebra le radici e guarda al futuro con innovazione.
Il panorama culinario sardo si arricchisce di altre quattro insegne premiate con 2 Cappelli, testimonianza di una scena gastronomica in fermento.
Arke, Is Femminas, Luigi Pomata e Su Carduleu si contendono il podio, esprimendo la diversità dei sapori e delle interpretazioni regionali.
Blù, pur mancando di un decimo di punto, conferma il suo valore, mentre Arieddas, custode delle tradizioni marmillaresi, conquista il riconoscimento di 1 Cappello, portando con sé l’autenticità di un territorio ricco di storia.
Ma è nel mondo dei vini che la Sardegna si distingue con una forza ancora più prorompente.
La Vernaccia di Oristano Doc Riserva Antico Gregori 1991 ottiene il punteggio massimo di 100/100, un tributo a un vitigno autoctono capace di esprimere una complessità e una longevità straordinarie.
La Cantina Contini replica il successo con la sua Vernaccia Flor 2021, mentre La cantina Saraja si fa apprezzare con Kari dì Pètra, un Vermentino di Gallura che incarna l’eleganza e la freschezza del territorio.
Il successo si estende a una vasta gamma di denominazioni, con Argiolas che si impone con il suo Turriga, un Isola dei Nuraghi Igt che evoca la forza del paesaggio.
Cantina Su ‘entu, Santadi, Surrau e Dettori si aggiungono al coro di eccellenze, ciascuno con la propria identità e la propria storia.
Il Romangia Bianco 2023 della Cantina Dettori, un’ulteriore conferma del valore di una produzione vitivinicola sarda in continua evoluzione.
“La viticoltura sarda sta vivendo un momento di ineguagliabile dinamismo,” afferma Luca Gardini, curatore delle guide.
“L’impegno di produttori appassionati, unitamente a una profonda valorizzazione dei vitigni locali, sta generando risultati di altissimo livello.
” Questa crescita, unita alla creatività e alla sensibilità degli chef sardi, testimonia un’identità gastronomica in grado di reinterpretare le tradizioni con un’estetica contemporanea, senza mai dimenticare il legame profondo con il territorio e la sua ricca eredità culturale.
Un connubio di passione, competenza e rispetto per la terra che proietta la Sardegna sempre più al centro dell’attenzione internazionale.



