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sabato 6 Dicembre 2025

Pasta Fresca: Un Viaggio Gastronomico da Torino a Napoli

Un viaggio gastronomico senza precedenti attraverserà la penisola italiana, da Torino a Salerno, celebrando l’arte sublime della pasta fresca fatta a mano.

Il Campionato della Pasta Fatta a Mano 2026 si configura come un vero e proprio pellegrinaggio culinario, un’esaltazione della tradizione e dell’innovazione che lega il nostro paese alla sua ricchissima eredità gastronomica.

La competizione non è semplicemente una gara, ma un’occasione per valorizzare il lavoro di maestri pastai, giovani promesse e professionisti appassionati, ognuno custode di segreti tramandati di generazione in generazione.
Le tappe previste, che includono città simbolo come Bologna, Firenze, Milano, Roma e Bari (Modugno), offriranno al pubblico uno spettacolo di abilità tecniche e creatività, mentre i concorrenti si sfideranno nella realizzazione di formati unici, interpretando la pasta come espressione culturale e territoriale.
Ogni tappa, realizzata in collaborazione con Eataly, pilastro nella promozione dell’eccellenza agroalimentare italiana, e con prestigiose istituzioni formative come Ad Horeca (Bari) e In Cibum (Salerno), rappresenterà una fase selettiva cruciale per l’accesso alla finale.

Queste scuole, rinomate per la loro preparazione professionale e la profonda conoscenza delle tecniche culinarie, garantiranno standard elevati e una valutazione accurata delle performance dei partecipanti.
La finale, l’apice di questo itinerario gastronomico, si terrà durante il DMed – Salone della Dieta Mediterranea a Napoli, nello suggestivo contesto della Stazione Marittima, nell’arco dei giorni 11, 12 e 13 giugno.
Quest’ubicazione non è casuale: Napoli, cuore pulsante della dieta mediterranea, con la sua storia millenaria legata alla pasta, offre lo scenario perfetto per celebrare la ricchezza di un patrimonio culturale immateriale.
Il Campionato della Pasta Fatta a Mano 2026 si propone, inoltre, come un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della filiera corta, della valorizzazione dei grani antichi e delle farine locali, e sulla necessità di preservare le competenze artigianali legate alla pasta fresca, un vero e proprio tesoro da custodire e tramandare alle future generazioni.
Più che una competizione, un atto d’amore verso la tradizione e un investimento nel futuro del gusto italiano.

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