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venerdì 5 Dicembre 2025

Cassata e Cassatine: Tradizione, Innovazione e il Futuro del Dolce Campano

L’Arte del Dolce: Tradizione, Innovazione e il Futuro della Pasticceria CampanaLa maestria del pasticcere non si rivela attraverso gesti sacrificali o piene di pathos, ma nell’impegno costante e nella ricerca di eccellenza.
Questa è la lezione che emerge dall’esperienza di Sabatino Sirica, decano dei pasticcieri campani, e dei suoi colleghi, durante la quattordicesima edizione di “I Dolci Delle Feste” organizzato da Mulino Caputo a Napoli.

Un evento che ha celebrato la trasformazione della Cassata e delle Cassatine, simboli di un’eredità culinaria complessa e ricca di significati.

Sirica, con la collaborazione della nipote Ilaria Varriale, ha presentato una reinterpretazione della Cassata vesuviana, affiancandola a una versione in formato ridotto, evidenziando come l’innovazione possa coesistere armoniosamente con il rispetto della tradizione.
Un approccio condiviso anche dal maestro Sal De Riso, che incoraggia i giovani pasticceri a coltivare la passione e a non temere l’impegno, ingredienti fondamentali per la crescita professionale.
Antimo Caputo, CEO di Mulino Caputo, sottolinea l’importanza di investire nel futuro, affermando che le nuove generazioni di pasticceri possiedono un potenziale enorme.
L’evento ha offerto un panorama variegato di proposte, testimonianza dell’ingegno e della creatività dei pasticceri del Sud Italia.

De Riso, con una ricerca affascinante, ha riproposto una torta ispirata a quella raffigurata in un affresco di Oplontis, un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta delle origini della Cassata siciliana.
La ricetta, un sapiente equilibrio di sapori e consistenze, prevedeva pan di Spagna imbevuto, ricotta di bufala, arance e albicocche candite, pasta di mandorle e una glassa cremisi ispirata ai colori pompeiani.

Santi Palazzolo ha portato con sé l’autentica tradizione palermitana, mentre altri maestri hanno esplorato nuove frontiere, come la versione senza lattosio di Salvatore Capparelli, presentata in forma di cartella della tombola.

Caputo ha saputo cogliere l’essenza di un percorso evolutivo che ha visto la Cassata siciliana trasformarsi a Napoli nella cassatina, una versione più leggera e monoporzione, perfetta per celebrare le feste con gioia e condivisione.

L’obiettivo è valorizzare l’artigianalità del Sud, un patrimonio fatto di storia, arte e sapienza gastronomica.

Giustina Brasiello ha proposto una Cassata con una sofisticata crema frangipane, mentre Marco Bambino ha introdotto variazioni interessanti nella lavorazione della ricotta.

Pasquale Pesce ha riproposto la sua iconica Cassata avellana, e Carmine Di Donna ha ridotto la presenza di lattosio nel suo Ciambellone.
Salvatore Catapano ha arricchito la sua creazione con un cremoso al cioccolato bianco e arancia, mentre Rocco Cannavino ha ideato una Cassatina lievitata, un connubio tra impasto brioche, crema di ricotta e ganache fondente.
Infine, Salvatore Gabbiano ha reinterpretato la tradizione con un occhio alla semplicità, utilizzando ingredienti genuini come miele e frutta secca.
L’evento “I Dolci Delle Feste” è stato molto più di una semplice rassegna di dolci: è stata una celebrazione dell’ingegno, della passione e dell’abilità dei pasticceri del Sud, un invito a riscoprire la bellezza dell’artigianato e a guardare al futuro con ottimismo e creatività.

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