Nel panorama gastronomico italiano, l’edizione 2026 della Guida Michelin consacra un gruppo eccezionale di ristoranti, testimoniando l’eccellenza e l’evoluzione continua della cucina nazionale.
Un’attenzione particolare merita la permanenza al vertice dei quattordici ristoranti tre stelle Michelin, un riconoscimento che non è solo un sigillo di approvazione, ma una vera e propria riconquista di un prestigio arduamente guadagnato.
Tra questi, nomi illustri come Villa Crespi, Piazza Duomo, Da Vittorio, Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Enoteca Pinchiorri, La Pergola, Reale, Uliassi, Enrico Bartolini al Mudec, Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Quattro Passi e Casa Perbellini ai 12 Apostoli.
L’ingresso di Rei Natura, guidato da Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba, arricchisce ulteriormente questo novero di giganti.
Mammoliti descrive la sua cucina come un’espressione sincera e sentita, frutto di un decennio di dedizione e passione, un viaggio nel cuore dei sapori autentici.
La guida 2026 introduce inoltre due nuove mete stellate a due stelle Michelin, tra cui spicca Famiglia Rana a Oppeano (Verona), un ristorante con una storia recente ma già ricco di promesse, con lo chef Francesco Sodano ai comandi.
L’eccezionalità dei Tenerumi, a Vulcano (Messina), con Davide Guidara che celebra la ricchezza del mondo vegetale, emerge con forza, testimoniando una sensibilità culinaria innovativa e un profondo rispetto per le materie prime.
Guidara esprime gratitudine alla sua squadra, alla direzione e alla proprietà, sottolineando l’importanza del supporto collettivo per il raggiungimento di questo traguardo.
Il quadro completo rivela un sistema stellato vibrante: 341 ristoranti una stella, 38 ristoranti due stelle, e i quindici tri-stellati, portando il totale a un impressionante 394 stelle Michelin. Questo dato consolida la posizione dell’Italia come seconda nazione al mondo per numero di ristoranti stellati, a testimonianza della sua leadership indiscussa nel settore gastronomico globale.
Un riconoscimento speciale va a Heinz Beck, chef de La Pergola a Roma, insignito del titolo di Chef Mentor dell’Anno.
Questo premio non solo celebra il suo talento e la sua visione, ma sottolinea il suo impegno nella formazione delle nuove generazioni di chef, contribuendo a perpetuare la tradizione di eccellenza culinaria italiana.
L’assegnazione di questo titolo evidenzia il ruolo cruciale della mentorship nel preservare e nel far evolvere le competenze necessarie per raggiungere e mantenere standard gastronomici elevatissimi.



