Il sipario si chiude sull’edizione 2025 del Baccanale di Imola, una celebrazione di ventitré giorni che ha lasciato un’impronta significativa nel panorama culturale e gastronomico nazionale.
Quest’anno, il tema “Un mondo di spezie” ha guidato un percorso sensoriale ed esperienziale, accogliendo oltre diecimila visitatori e articolandosi in più di cento eventi, un mosaico di laboratori pratici, degustazioni guidate e performance artistiche evocative.
Il Baccanale non è semplicemente una festa del gusto, ma un motore di sviluppo economico e territoriale.
La sua più recente incarnazione ha visto la partecipazione di trentasei ristoranti locali, che hanno offerto il “Menu Baccanale”, un viaggio culinario incentrato sulle spezie, generando un totale di sessantamacinquemila coperti e stimolando un impatto economico che supera i tre milioni di euro.
La presenza di chef di prestigio, come Massimo Spigaroli (una stella Michelin), Max Mascia (due stelle Michelin) e Ferdy Wild (una stella), ha contribuito a elevare il profilo dell’evento, attirando un pubblico attento e appassionato.
“Il Baccanale conferma il suo ruolo di pilastro nella promozione della cucina italiana e del *Made in Italy*”, ha sottolineato il sindaco di Imola, Marco Panieri, evidenziando come questi elementi costituiscano l’identità stessa della città e il propulsore di crescita per l’intero territorio.
L’assessore alle attività produttive, Pierangelo Raffini, ha aggiunto che questa edizione rappresenta un punto di svolta, un riuscito connubio tra la valorizzazione delle tradizioni culinarie locali e l’apertura a nuove sperimentazioni e influenze esotiche.
La capacità di integrare elementi di innovazione, pur rimanendo fedeli alle radici culturali, è un tratto distintivo che ha reso il Baccanale un evento unico nel suo genere.
Il cuore pulsante del festival è stata la tensostruttura in piazza Matteotti, che ha ospitato gli chef e ha rappresentato un punto di incontro per appassionati e curiosi.
Tuttavia, la manifestazione si è estesa ben oltre questo spazio centrale, coinvolgendo anche l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, che ha ospitato un’area dedicata all’assaggio di vini pregiati e prodotti tipici imolesi, ampliando ulteriormente l’esperienza offerta e creando sinergie con altri settori dell’economia locale.
L’integrazione di luoghi iconici del territorio nella programmazione del Baccanale testimonia l’impegno a creare un evento che sia profondamente radicato nel tessuto sociale ed economico di Imola, contribuendo a rafforzare l’identità della città e a promuoverne l’immagine a livello nazionale e internazionale.
Il Baccanale, dunque, non è solo un festival gastronomico, ma un vero e proprio progetto di sviluppo territoriale.



