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venerdì 5 Dicembre 2025

Capogiro stellato: la Sardegna brilla nella Guida Michelin 2026

La mappa gastronomica sarda si arricchisce di una nuova, preziosa stella, testimonianza di un’eccellenza in continua evoluzione.

La Guida Michelin 2026 consacra infatti un ulteriore successo per il panorama culinario dell’isola, con l’ingresso di Capogiro, elegante ristorante del 7Pines Resort Sardinia a Baja Sardinia, che si aggiunge al già prestigioso gruppo di ristoranti stellati.
Questo riconoscimento porta a cinque il numero complessivo di insegne sarde ad adornare l’elenco dei migliori ristoranti d’Italia, un segnale tangibile della crescente attenzione dedicata alla cucina isolana.

L’assegnazione della stella a Capogiro, guidato dall’executive chef Pasquale d’Ambrosio, si inserisce in un contesto più ampio di celebrazioni: ben ventidue nuovi ristoranti italiani hanno brillato nella 71/a edizione della Guida Michelin, presentata nel contesto solenne del Teatro Regio di Parma.

Un risultato che conferma il primato italiano nel panorama gastronomico mondiale.
Capogiro si distingue per la sua posizione privilegiata, affacciato su una terrazza mozzafiato che domina le acque cristalline di Baja Sardinia, a breve distanza dalla celebre Costa Smeralda.

La sua cucina, espressione di una filosofia legata al territorio e alla ricerca di ingredienti di altissima qualità, interpreta la tradizione mediterranea con un tocco di innovazione e raffinatezza.
Dai crudi di pesce, freschi e vibranti, alla pasta fresca, lavorata con maestria e abbinata a condimenti ricercati, ogni piatto racconta una storia di sapori autentici e di connessione profonda con il territorio.

Ma il riconoscimento di Capogiro è solo una delle tappe di un percorso di eccellenza che caratterizza il nord Sardegna.

A completare il quadro stellato di questa area geografica, troviamo Confusion, con lo chef Italo Bassi che conferma il suo ottavo anno consecutivo di prestigio; Gusto By Sadler, a San Teodoro, dove la sapiente direzione di Claudio Sadler e la creatività di Andrea Besana si traducono in un quinto anno di meritato riconoscimento; e infine Fuoco Sacro, incastonato nel suggestivo Petra Segreta, sulle colline di San Pantaleo, con la firma di Luigi Bergeretto e Alessandro Menditto e la preziosa consulenza di Enrico Bartolini, che ne celebra il quarto anno di stella.

Al sud, l’unico faro gastronomico rimane Fradis Minoris, situato nella Laguna di Nora, a Pula.

La cucina di questo ristorante, guidata dallo chef sassarese Francesco Stara, unico interprete sardo ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento per ben cinque anni consecutivi, incarna l’essenza della cucina isolana, con un occhio alla tradizione e una forte attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione dei prodotti locali.

La sua stella rappresenta un punto di riferimento per l’intera regione e un simbolo della resilienza e della creatività della gastronomia sarda.

L’assegnazione di queste stelle non è solo un premio individuale per i ristoratori, ma un importante impulso per l’intero settore turistico sardo, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo, desiderosi di scoprire i sapori autentici e l’ospitalità unica di un’isola ricca di storia, cultura e tradizioni.

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