L’Italia, tradizionale pilastro e protagonista di primo piano nel panorama internazionale del vino sfuso, si appresta a partecipare alla diciassettesima edizione di World Bulk Wine Exhibition (WBWE), l’evento di riferimento globale per il commercio di vini e distillati all’ingrosso.
La fiera, in programma dal 24 al 25 novembre presso il RAI di Amsterdam, rappresenta un crocevia cruciale per operatori di ogni livello, dai produttori alle catene distributive, e proietterà un riflettore sull’evoluzione di un mercato in continua trasformazione.
Il ruolo dell’Italia nel commercio di vini sfusi è complesso e dinamico.
Se da un lato il paese vanta una lunga tradizione nella produzione di vini di alta qualità, dall’altro si configura come un importatore significativo, con volumi medi annui che si attestano intorno a un milione di ettolitri.
Questa dipendenza, storicamente orientata verso la Spagna – da cui provengono circa l’80% delle importazioni – sta subendo un’inversione di tendenza.
I dati relativi al primo semestre del 2025 rivelano un calo marcato delle importazioni spagnole, attestatosi al 26,6% in volume e al 20,3% in valore, portando le quantità importate a circa 80,3 milioni di litri.
Questo ridimensionamento del ruolo della Spagna apre uno spiraglio per altri paesi produttori.
La Francia, secondo fornitore di vini sfusi per l’Italia, sta registrando una crescita notevole, con un incremento del 65% in volume e del 44% in valore, per un totale di 8,3 milioni di litri e 7 milioni di euro, come evidenziato dall’analisi di Rafael del Rey AWM.
Questa tendenza suggerisce una possibile diversificazione delle fonti di approvvigionamento da parte degli importatori italiani, alla ricerca di nuovi profili aromatici e dinamiche di prezzo.
La WBWE 2025, promossa da Vinexposium, si configura come un barometro di questo scenario globale.
Con l’attesa di oltre 240 espositori provenienti da 25 nazioni e buyer provenienti da oltre 60 mercati, la fiera mira a coprire una porzione preponderante (70-80%) del commercio mondiale di vini e distillati all’ingrosso.
Oltre ai consueti protagonisti come Spagna, Francia, Italia, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Stati Uniti, l’edizione 2025 segnala l’ingresso di nuovi attori emergenti: Mauritius, Libano e Panama, a testimonianza di un’apertura verso aree geografiche finora meno rappresentate nel commercio internazionale del vino sfuso.
La loro presenza arricchisce l’offerta, introducendo potenzialmente nuove varietà e approcci colturali, e segnala una crescente globalizzazione del settore.
L’evento si preannuncia quindi non solo una vetrina commerciale, ma anche un punto di incontro per l’analisi delle tendenze e l’identificazione di nuove opportunità nel mercato del vino all’ingrosso.



