La Guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso, pietra miliare per il panorama gastronomico nazionale e non solo, ha siglato un’edizione particolarmente significativa, celebrando l’eccellenza culinaria in tutte le sue sfaccettature.
L’appuntamento annuale, giunto alla 36/a edizione e presentato a Roma, ha riunito il meglio del settore, offrendo uno spaccato vivido e aggiornato sull’evoluzione della ristorazione italiana e del suo influsso globale.
La guida, curata da Valentina Marino e Annalisa Zordan, si basa sul lavoro di un centinaio di professionisti, capaci di esaminare un universo di 2600 indirizzi selezionati con rigore e competenza.
Quest’anno, l’onore di essere eletta “Ristorante dell’Anno” va alla Trattoria La Madia, incastonata nel cuore del Bresciano, a Brione.
Michele Valotti, figura chiave del locale, ha saputo incarnare una visione innovativa, elevando la trattoria a un laboratorio di ricerca gastronomica all’avanguardia, capace di reinterpretare la tradizione con audacia e rispetto per i prodotti del territorio.
Un premio che riconosce non solo l’abilità tecnica dello chef, ma anche la sua capacità di creare un’esperienza culinaria unica, dove la semplicità dei piatti si coniuga con la raffinatezza delle tecniche e la ricerca di ingredienti di altissima qualità.
A testimonianza dell’influenza della cucina italiana oltre confine, il prestigioso riconoscimento delle Tre Forchette tricolori è andato al Clara Restaurant di Bangkok, un’oasi di sapori pugliesi che ha conquistato il palato dei commensali internazionali.
La sua presenza rafforza l’immagine dell’Italia come modello di eccellenza gastronomica nel mondo.
La guida ha inoltre premiato Jacopo Ticchi (Da Lucio) con il riconoscimento al “Menu Degustazione”, per la sua capacità di abbattere le barriere formali e riscoprire il vero spirito della convivialità attorno alla tavola, mettendo al centro la condivisione del piacere.
Arso, in provincia di Terni, si è distinta come “Novità dell’Anno”, simbolo di un territorio emergente e desideroso di valorizzare le proprie risorse enogastronomiche.
Clizia Zuin, sommelier di Atto di Vito Mollica a Palazzo Portinari Salviati, a Firenze, si è aggiudicata il titolo di miglior sommelier, riconoscimento della sua profonda conoscenza del vino e della sua abilità nel consigliare abbinamenti perfetti.
L’evento è stato aperto da Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso, in un commovente omaggio a Mara Severin, sommelier che ha perso la vita eroicamente salvando i clienti del ristorante di Terracina durante il crollo del soffitto, e ad Aimo Moroni, gigante indiscusso della cucina italiana, figura che ha lasciato un segno indelebile nel panorama gastronomico.
In una visione proiettata verso il futuro, l’amministratore delegato Marco Moroni ha annunciato una strategia di espansione digitale, maggiore diffusione e internazionalizzazione per la Guida Ristoranti d’Italia, confermando il suo ruolo di ambasciatore del gusto italiano nel mondo.
Il punto di forza, sottolinea Ruggeri, risiede nella capillare rete di collaboratori, un team di esperti che percorrono il territorio, raccogliendo informazioni e creando una mappa interattiva e stratificata della ristorazione, capace di rappresentare la ricchezza e la diversità del panorama gastronomico italiano, dai ristoranti stellati alle trattorie più autentiche.
Un lavoro incessante per mantenere viva la tradizione e per valorizzare le nuove tendenze, offrendo ai lettori uno strumento indispensabile per orientarsi nel complesso universo della ristorazione italiana.



