Il tartufo bianco del Molise si afferma protagonista alla sessantesima edizione della Fiera Internazionale di Acqualagna, un appuntamento cruciale nel panorama enogastronomico italiano, e un punto di riferimento globale per il settore del tartufo.
L’evento, situato nella provincia di Pesaro-Urbino, non è semplicemente una borsa di scambio per un pregiato tubero, ma un vero e proprio motore economico e culturale che catalizza l’attenzione di appassionati, produttori, ricercatori e chef provenienti da ogni angolo del mondo.
La vetrina espositiva, oltre a offrire un’ampia selezione di tartufo fresco, funge da palcoscenico per valorizzare e promuovere l’intero patrimonio enogastronomico legato al territorio molisano.
L’eccellenza del tartufo molisano si concretizza con il primo posto conquistato nella prestigiosa gara dei cinque sensi, un giudizio esperto condotto da Antonella Brancadoro, direttrice dell’associazione Città del Tartufo, che ne attesta le caratteristiche organolettiche superiori.
Il tubero vincitore, proveniente dal Centro Tartufi Molise di Castropignano, testimonia l’impegno e la competenza degli operatori locali nella ricerca e produzione di un prodotto di altissima qualità, risultato di un ecosistema montano ricco di biodiversità e di pratiche di coltivazione sostenibili.
Parallelamente alla competizione per l’assegnazione del miglior tartufo, si svolge un’altra sfida culinaria, un vero e proprio torneo tra le città italiane più legate al tartufo: Alba (Piemonte), Amandola (Marche), Acqualagna, Città di Castello (Umbria), Millesimo (Liguria) e, naturalmente, il Molise.
Lo chef Nicola Vizzarri, con la sua creatività e maestria, interpreta il tartufo bianco in un piatto di spaghetti, arricchito dal sapore del caciocavallo e dalla freschezza delle verdure, conquistando un meritato terzo posto e confermando il talento della cucina molisana.
L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, che esprime grande soddisfazione e sottolinea l’importanza di rafforzare il legame tra territorio, tradizione e innovazione.
In vista di un futuro sostenibile per la coltivazione del tartufo, Roberti auspica la stipula di un accordo di programma, un’intesa strategica che coinvolga tutti gli attori coinvolti nel settore, dalla ricerca scientifica alla filiera produttiva, fino alle istituzioni locali.
Questa collaborazione mirata si propone di tutelare la biodiversità, promuovere la sostenibilità ambientale e valorizzare le competenze degli operatori del territorio, garantendo la continuità di una risorsa preziosa e un elemento distintivo dell’identità molisana.
L’accordo dovrebbe inoltre includere iniziative di formazione per i cercatori e di promozione del prodotto sui mercati nazionali e internazionali, contribuendo a consolidare il ruolo del Molise come eccellenza nella produzione di tartufo bianco.



